Sono gli utenti di smartphone in Sardegna ad aver consumato in media la maggior parte dei dati mobili durante il secondo trimestre del 2021, seguita dalla Sicilia e dalle due macroregioni settentrionali. Al contrario, gli utenti nelle macroregioni Sud e Centro hanno consumato la minor quantità di dati mobili. E’ quanto rileva Opensignal, società che conduce studi indipendenti sulla mobile user experience per ciascuno dei grandi operatori di rete mobile nel mondo, la quale ha analizzato il consumo di dati mobili nelle regioni italiane nel periodo aprile-giugno.
Dall’indagine emerge che gli utenti di smartphone che hanno trascorso più tempo connessi al wi-fi hanno consumato meno dati mobili. Questa correlazione negativa aiuta a spiegare le differenze nel consumo di dati mobili nelle diverse regioni.
Differenze fra le regioni
Gli utenti di smartphone italiani hanno consumato in media 10,9 GB di dati mobili al mese durante il secondo trimestre del 2021. Tuttavia, tale quantità varia se analizziamo le diverse regioni del paese.
In media, gli utenti del Centro e del Sud hanno consumato 9,8 GB e 9,9 GB di dati mobili, inferiori alla media italiana rispettivamente del 9,6% e del 9%.
L’utilizzo medio mensile dei dati mobili nel resto delle regioni analizzate è stato superiore alla media italiana. Nord Ovest, Nord Est e Sicilia hanno ottenuto 11,1 GB, 11,3 GB e 11,7 GB, con incrementi compresi tra l’1,7% e l’8,1% rispetto alla media nazionale. Gli utenti in Sardegna hanno consumato la maggior quantità di dati mobili – 12,8 GB al mese – che è stata del 17,4% in più rispetto alla media nazionale e del 29,9% in più rispetto a quanto consumato in media dagli utenti nella regione del Centro.
Dati mobili vs reti wi-fi
Opensignal ha quindi confrontato il consumo medio di dati mobili degli utenti con il tempo medio trascorso connesso alle reti wi-fi.
Si è scoperto che gli utenti in Sardegna, che in media hanno consumato la maggior quantità di dati mobili, sono stati quelli che hanno trascorso meno tempo connesso alle reti wi-fi. Al contrario, gli utenti nelle regioni del Centro e del Sud, che in media hanno consumato la minor quantità di dati mobili, hanno trascorso la maggior parte del tempo su wi-fi. Questa differenza regionale relativa al tempo che gli utenti di smartphone trascorrono connessi al wi-fi riflette in parte diversi livelli di adozione della banda larga fissa domestica attraverso diverse regioni.
Secondo l’indagine, la correlazione negativa tra l’utilizzo medio dei dati mobili e la percentuale di tempo trascorso dagli utenti connessi al wi-fi persiste nel tempo. È interessante notare che, poiché le restrizioni ai movimenti in Italia si sono allentate nel 2021 e gli utenti trascorrono più tempo all’aperto, e quindi meno tempo al chiuso, dove è più probabile che si connettano al wi-fi, il consumo medio di dati mobili è aumentato.
Consumo di dati in costante aumento
In un recente rapporto, Opensignal aveva analizzato il consumo di dati mobili negli ultimi tre anni, osservando l’esistenza di una crescita organica nella maggior parte dei Paesi, nonostante la pandemia di Covid-19 abbia reso più difficile osservare le tendenze a lungo termine. I dati dell’Agcom confermano che il consumo di dati mobili in Italia è cresciuto costantemente negli ultimi anni, passando da una media di 1,87 GB/mese nel 2016 a 9,72 GB/mese nel 2020.
I dati indicano che gli utenti delle regioni italiane trascorrono in media diverse quantità di tempo connessi al wi-fi e questo ha un impatto sulla quantità di dati mobili che consumano.