MOSTRA DEL CINEMA VENEZIA

Digital Services Act, Bagnoli Rossi: “Fermezza nelle negoziazioni, legalità sul Web è imprescindibile”

L’appello al Governo del Segretario generale di Fapav: “L’industria audiovisiva ha ampliato sempre più l’offerta con innovativi modelli di business, bisogna dare slancio all’economia nazionale”

Pubblicato il 03 Set 2021

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Ci auguriamo che il Governo italiano possa negoziare con fermezza con gli altri Stati Membri al fine di garantire la massima tutela dei titolari dei diritti e delle industrie culturali poiché assicurare la legalità sul web è ormai imprescindibile per permettere al comparto delle industrie creative di dare pieno slancio all’economia nazionale, soprattutto in un momento come quello attuale in cui l’industria audiovisiva ha ampliato sempre più l’offerta legale con nuovi e innovativi modelli di business”. Questo l’appello al Governo da parte di Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della Fapav, la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.

Dal palco della 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Bagnoli Rossi ha acceso i riflettori su digitale e audiovisivo nell’ambito della tavola rotonda “Why the Audiovisual Industry Cares about the EU Digital Services Act: Protection for Production!”, organizzata dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic, Anica, Cinecittà e Mpa. “Sono stati affrontati i temi della tutela dei contenuti audiovisivi, delle misure a sostegno per la ripartenza del settore e di nuovi strumenti per contrastare il fenomeno della pirateria, grave minaccia non solo dell’industria ma di tutta la creatività audiovisiva mondiale”, spiega il Segretario generale di Fapav.

Il Digital Services Act costituisce una grande occasione per rafforzare le azioni e gli strumenti di tutela dei contenuti audiovisivi sul web, oggi ancora più determinanti per sostenere la fase di ripartenza del settore audiovisivo dopo la pandemia e porre così le basi per lo sviluppo di un ecosistema digitale sano, trasparente e realmente competitivo per tutte le aziende che vi operano. La proposta di Dsa in discussione nelle sedi europee si occupa di aspetti fondamentali in materia di tutela delle opere d’ingegno sul web, tra cui la responsabilità degli intermediari e alcune questioni cruciali per consentire delle efficaci rimozioni dei contenuti illegali come, ad esempio, il Notice and Stay Down oltre ad una auspicata tempistica più veloce e snella per la disabilitazione dei file illeciti”, evidenzia ancora Bagnoli Rossi. “L’introduzione del Notice and Stay Down e la rimozione tempestiva dei contenuti illeciti entro 30 minuti rappresentano delle priorità che è necessario adottare quanto prima e che la tecnologia odierna è in grado di implementare”, ha precisato il Segretario Generale. “Un’altra questione fondamentale prevista dal Dsa è l’approccio Kybc – Know Your Business Customer, che consentirebbe di contrastare l’anonimato di chi opera illegalmente sul web. L’auspicio è che tale protocollo venga esteso a tutti gli operatori del web e non solo ai marketplace”.

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