BANDA ULTRALARGA

Connessioni in fibra a 25 Gb al secondo: Tim pioniera d’Italia

Per i test, effettuati nei Lab di Torino in collaborazione con Nokia, sono stati utilizzati gli apparati Optical Line Terminator già adottati nelle centrali attive. Avanti tutta anche sull’innovazione nel mobile: al debutto due nuove soluzioni Open Ran

Pubblicato il 14 Set 2021

Reti mobili

Tim sperimenta, prima in Italia, l’Ftth (Fiber to the Home) a 25 gigabits al secondo.  Dopo la messa in campo lo scorso marzo della connettività Ftth fino 10 Gigabit al secondo, la compagnia ha raggiunto un altro importante primato che consente un salto tecnologico per l’ultrabroadband su fibra ottica Ftth a 25GS-Pon, capace di raggiungere una velocità fino a 25 Gbps in download.

La sperimentazione è stata realizzata nei Laboratori Tim di Torino, in collaborazione con Nokia, utilizzando gli apparati (Optical Line Terminator, Olt) già adottati nelle centrali attive.
Durante i test sono state utilizzate contemporaneamente tecnologie miste Gpon, Xgs-Pon e 25GS-Pon. In particolare, sono state sperimentate positivamente sia la capacità di banda trasmissiva del sistema 25GS-Pon sia la coesistenza sulla stessa fibra ottica con le altre tecnologie già in campo, Gpon (con capacità fino a 2.5Gbps in download) e Xgs-Pon (con capacità fino a 10Gbps). Tale caratteristica di coesistenza consente l’introduzione del 25GS-Pon sulla stessa infrastruttura passiva in fibra ottica utilizzata per le attuali tecnologie Gpob ed XGS-Pon 10 Gbps.
La nuova connessione basata su tecnologia 25GS-Pon sfrutta al meglio le caratteristiche fisiche della fibra ottica, moltiplicando le capacità della rete attuale Ftth Gpon (Gigabit Passive Optical Networks) per 10 volte in download e quella Ftth Xgs-Pon per 2,5 volte. La tecnologia 25GS-Pon potrà fornire dunque maggiore velocità e capacità di connessione consentendo soprattutto alle imprese, ai distretti industriali e alla Pubblica Amministrazione di soddisfare la domanda di connettività sempre più crescente a supporto della digitalizzazione del Paese.

Avanti tutta sull’Open Ran

Prosegue a Matera e a Torino il programma del gruppo Tim per lo sviluppo di soluzioni Open-Ran (Open Radio access network) sulla propria rete mobile. L’azienda italiana ha attivato la tecnologia a Matera e effettuato il primo collegamento Open Ran su 5G stand alone nei suoi laboratori di innovazione piemontesi.

L’obiettivo di Tim è accelerare lo sviluppo dei servizi digitali 5G e edge computing per imprese e cittadini attraverso nuove funzionalità centralizzate e in cloud.

Tim è l’unico operatore in Italia e tra i primi in Europa ad aver già avviato un’importante iniziativa infrastrutturale che favorisce il modello di ‘rete aperta’, sottolinea il gruppo in una nota.

Disaccoppiamento hardware e software, la soluzione Open Ran a Matera

In particolare, dopo il lancio su Faenza, prima località in cui Tim ha avviato la tecnologia Open Ran, la soluzione è stata attivata anche a Matera con la collaborazione con Mavenir per le componenti Ran e con Mti per la Radio unit 4G. Questa soluzione, messa a punto anche con Dell Technologies, Intel e VMware, consente di disaccoppiare le componenti (hardware e software) della rete di accesso radio, secondo una logica di diversificazione dei fornitori e nell’ottica di favorire un più ampio ecosistema industriale.

A Torino il primo collegamento Open Ran 5G stand alone

Presso il Tim Innovation Lab a Torino è stato invece effettuato il primo collegamento Open Ran 5G stand alone (ovvero completamente indipendente dal 4G), che a breve sarà attivato anche in campo a Matera.

Il primato è stato realizzato sulle frequenze 3.7 GHz della rete 5G di Tim in collaborazione con Mavenir per le funzionalità di rete core e radio, Dell Technologies e Intel per l’infrastruttura e la piattaforma Telco Cloud di VMware per il controllo end-to-end delle funzioni di rete e l’automazione del software.

A Torino Tim ha aperto a giugno uno primi laboratori al mondo di ricerca & sviluppo nel mondo Open-Ran. Si chiama European Otic Lab (Open test and integration center Lab) ed è frutto dell’impegno di Tim, che opererà al fianco di costruttori, start-up e system integrator al fine di sperimentare nuove soluzioni. La nuova realtà, in linea con gli standard previsti da O-Ran Alliance (di cui Tim è membro), ha sede presso i laboratori di innovazione del gruppo Tim a Torino e mira ad accelerare questa tecnologia per lo sviluppo della nuova architettura paneuropea della rete mobile (5G, cloud ed edge computing).

Edge cloud e Ai: reti pronte per Industry 4.0, smart city e guida autonoma

Lo sviluppo di soluzioni Open Ran, in linea con il piano 2021-2023 di Tim chiamato ‘Beyond Connectivity’, consente di unire la potenzialità dell’edge cloud e dell’intelligenza artificiale. Questa tecnologia permette agli operatori di rafforzare gli standard di sicurezza, migliorare le prestazioni della rete e ottimizzare i costi, in modo da fornire servizi digitali sempre più evoluti, come quelli legati alle nuove soluzioni per l’Industry 4.0, alla smart City e alla guida autonoma.

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