Inwit è la prima azienda italiana del mondo telco nella classifica del 2021 Diversity & inclusion top index di Refinitiv, e la seconda su scala globale dopo Tim Brasil e la 31esima della classifica generale. Sul terzo gradino del podio Tim che è 41esima in assoluto, e a seguire Mobile Telecommunications Company Kscp (Kuwait), Verizon Communications (Usa), Telenor (Norvegia) e DiGi.com (Malaysia).
La classifica è il risultato delle valutazioni che Refinitv effettua su una platea di oltre 11mila società rispetto ai temi della diversità e dell’inclusione, prendendo in considerazione fonti pubbliche, come i bilanci di sostenibilità, le relazioni finanziarie, i siti web corpporate e le notizie di stampa, attraverso 24 parametri e quattro categorie: diversità di genere, inclusione, sviluppo delle persone e controversie.
Raggiungere questo risultato è stato possibile per Inwit grazie anche alla creazione di un team interno dedicato ai temi Diversity&Inclusion, come previsto dalle linee guida del piano di sostenibilità aziendale, con l’obiettivo di accrescere la corporate identity e di promuovere l’awareness su questi argomenti. Un primo target raggiunto, si legge in una nota dell’azienda, è stato la definizione e approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, di una Policy D&I ad hoc, che riflette l’impegno di Inwit nel promuovere una cultura aziendale orientata al superamento di ogni tipo di discriminazione e pregiudizio e la volontà di rendere il luogo di lavoro un ambiente inclusivo e plurale.
“Questo risultato è un’altra conferma della validità del percorso di trasformazione intrapreso verso un modello di business sostenibile – afferma Giovanni Ferigo (nella foto), Ad di Inwit – nel quale le persone rappresentano uno dei pilastri della nostra strategia e la principale leva per il cambiamento e la diffusione della cultura di sostenibilità. Siamo infatti consapevoli che una cultura aziendale che rispetti ed includa le diversità sia in grado di generare un cambiamento, oltre che per la nostra società, anche per i nostri stakeholder”.