Il 5G genererà un contributo positivo sul Pil italiano di 393 miliardi di euro entro il 2040 di cui circa 78 miliardi nel decennio 2020-2030: è quanto stima il Centro Studi Tim nello studio “Smart Italy 5G” (SCARICA QUI LO STUDIO) sulla base del modello econometrico della Gsma e di Frontiers Economics. In particolare, 160 miliardi saranno generati dalla componente human (servizi per le persone e i restanti 233 miliardi dagli oggetti connessi, alias dalla partita Internet of Things.
“L’impatto del 5G sul Pil è rilevante perché la sua diffusione produrrà vantaggi in tutti i settori economici in cui sarà applicato, abilitando nuove classi di servizio nei più svariati ambiti industriali e verticali”, si legge nel report in cui si ricorda che il 5G è commercializzato in 25 Paesi dell’Unione Europea e che l’Italia è stata fra i pionieri dall’estate 2019. Il 2025 è l’anno considerato del giro di boa. Di qui ai prossimi quattro anni ci sarà comunque una crescita anche se andranno sciolti alcuni nodi a partire dalle gare per le core network. Riguardo a Tim era prevista l’assegnazione entro il 30 giugno ma il “procedimento è ancora in corso”, ha puntualizzato Tim a una domanda di CorCom nel corso della conferenza stampa di presentazione dello studio sul 5G.
Riguardo agli specifici comparti sarà il settore dell’automotive a generare le maggiori performance in termini economici pari a circa 3,2 miliardi di euro l’anno a partire dal 2025. A seguire il manifatturiero con 2,5 miliardi e una crescita della produttività fino al 1% l’anno. Circa 1 miliardo di euro l’anno i benefici economici derivanti dall’adozione del 5G nel settore della Sanità. Nell’ambito dei progetti Smart City e Mobility nel lungo periodo sarà possibile incrementare il livello di sicurezza sulle strade con benefici complessivi di circa 986 milioni di euro l’anno. Nel settore della logistica e dei trasporti sono attesi 500 milioni di euro nel 2025 e circa un miliardo di euro nel 2030. Sul fronte energia i benefici strategici per elettricità e gas legati agli smart meter porteranno un vantaggio annuo complessivo di oltre 160 milioni dal 2025. E riguardo all’ambiente si stimano risparmi per 100 milioni l’anno nell’ambito della raccolta rifiuti.
“Nel mondo e in Italia il 5G sta entrando nella vita delle persone e delle imprese, con il vero 5G di Tim i clienti stanno sperimentando le reali prestazioni di questa tecnologia – sottolinea Carlo Nardello, Chief strategy, business development and transformation officer di Tim- Tutto questo avviene in un momento particolare della nostra storia, un periodo di migrazione verso il post-pandemia, ma soprattutto di transizione verso un’Italia più digitale. Una transizione che potrà realizzarsi solo se si diffonderà l’uso delle soluzioni basate su banda ultra larga, cloud, internet delle cose ed appunto 5G”.
“L’adoption è stata lenta in tutta Europa. In Italia c’è un traffico dati 5g in forte crescita e ci aspettiamo un incremento in seconda parte dell’anno quando tutti i produttori inizieranno a lanciare prodotti 5G”, ha puntualizzato Stefano Siragusa, chief revenue officer Tim.
Il 5G nell’automotive
Il 5G produrrà benefici complessivi di circa 3,2 miliardi di euro l’anno a partire dal 2025. In particolare il beneficio economico per i costruttori in Italia sarà di circa 920 milioni di euro l’anno. La disponibilità del 5G negli impianti produttivi incrementerà la sincronizzazione di ciascuna fase del processo produttivo, generando risparmi economici per l’industria italiana di circa 222 milioni di euro l’anno. Per gli utilizzatori di auto connesse il 5G migliorerà alcuni servizi di gestione come il monitoraggio da remoto e la localizzazione, con risparmi energetici stimabili complessivamente in circa 1 miliardo di euro l’anno.
Il 5G nel manifatturiero
L’introduzione del 5G nella filiera della manifattura italiana incrementerà la produttività del settore fino al 1% l’anno, generando una crescita del valore aggiunto fino a 2,5 miliardi l’anno a partire dal 2025. “La diffusione del 5G nell’industria manifatturiera italiana abiliterà nuove soluzioni di smart manufacturing tra cui sistemi industriali di automazione e controllo (es. controllo da remoto di Robot e veicoli a guida autonoma), sistemi di pianificazione e progettazione che simulano processi industriali o a supporto del training (virtual manufacturing, e-learning), applicazioni per la raccolta e il monitoraggio dei dati (Data Sensor come smart sensor, product monitoring, videosorveglianza), tecnologie di manufacturing e raccolta dati prodotti (Supply Chain come tracciamento dei prodotti nella catena del valore, stampanti 3D)”.
Il 5G nella sanità
L’introduzione del 5G nei servizi sanitari permetterà al Paese di conseguire benefici economici di circa 1 miliardo di euro l’anno, di cui 150 milioni di contenimento costi per prevenzione, 790 milioni di risparmi sul monitoraggio clinico, 32 milioni di risparmi sulle polizze e circa 4 milioni di maggiore efficienza ed efficacia nelle spese di ricerca e sviluppo farmaceutico. “Il 5G offrirà la grande opportunità per la trasformazione digitale della sanità. Tra i principali casi d’uso già sperimentati spiccano la telechirurgia, l’ambulanza connessa, il telemonitoraggio strumentalmente assistito e il teleconsulto in alta definizione”.
Il 5G nei trasporti
Nel settore della logistica e dei trasporti sono attesi 500 milioni di euro nel 2025 e circa un miliardo di euro nel 2030. In termini quantitativi, infatti, il Centro Studi Tim ha identificato per il settore due scenari: il primo è quello relativo all’operatività del business che deriva dal recupero di inefficienze nella gestione della rete logistica (mezzi e magazzini) stimato in un range tra i 200 e i 360 milioni di euro l’anno a regime.
Il 5G nell’energia
Le stime del Centro Studi Tim indicano che i benefici strategici per elettricità e gas legati agli smart meter porteranno un vantaggio annuo complessivo di oltre 160 milioni dal 2025. Gli smart meter presentano inoltre vantaggi operativi legati alla migliore ed efficiente gestione della relazione con i clienti. I risparmi operativi legati al 5G sono stimati in Italia a circa 580 milioni di euro l’anno dal 2025. L’implementazione del sistema di smart metering 5G su tutta la catena di gestione delle risorse idriche può portare le perdite al limite fisiologico (10%), con oltre 700 milioni di euro annuo di beneficio annuale per la filiera. Per quanto riguarda i consumatori finali, la comunicazione dei dati in tempo reale consentirà di acquisire una maggiore consapevolezza dei propri consumi, che può portare ad un risparmio energetico di circa il 10% per quanto riguarda energia elettrica e gas, con un beneficio complessivo di 620 milioni di euro annui in Italia dal 2025.