Minsait inaugura a Roma la sua nuova sede centrale in Italia. Oltre 3.000 metri quadri di sale e spazi moderni, sostenibili e adeguati alle dimensioni dell’azienda.
Dalla nuova sede, in Via del Serafico 200, saranno gestiti i mercati di Banca & Assicurazione, Energy & Utilities, Industria, Telco & Media, Pubbliche Amministrazioni e Sicurezza per i quali la società sta guidando alcuni tra i più importanti progetti di trasformazione digitale attualmente in corso. Inoltre, la sede ospiterà il centro di eccellenza globale per le tecnologie di Customer Experience, integrandosi nella rete di centri che la società ha in Italia a Milano, Napoli, Bari, Matera, Potenza e Cagliari.
Il trasferimento risponde in particolare alla necessità di adattamento alle nuove modalità di lavoro. “Il contesto attuale sta ponendo fine ai vecchi modi di lavorare. Stiamo evolvendo verso un nuovo modello più collaborativo e agile, nel quale i nostri uffici devono diventare un luogo di incontro, di diffusione e scambio di idee in grado di stimolare l’innovazione”, spiega Pedro Garcia, Ad di Minsait in Italia.
Minsait, infatti, ha pianificato un rientro graduale e scaglionato nelle sedi delle regioni con bassa incidenza pandemica, seguendo un modello ibrido di lavoro che combinerà la presenza in ufficio con il lavoro da remoto. “Con questo modello, vogliamo favorire il work-life balance dei nostri professionisti, conservando i vantaggi che offrono la collaborazione in presenza e l’incontro fisico presso i nostri uffici”, evidenzia García.
Fattore importante nella scelta dei nuovi spazi è stata la sostenibilità. L’edificio dove è ubicata la sede è dotato delle principali certificazioni ambientali, che contribuiranno al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di riduzione dell’inquinamento annunciati dalla capogruppo Indra, tra cui la riduzione delle emissioni legate all’energia del 50% entro il 2030 e le zero emissioni legate all’energia entro il 2040.
“I nuovi uffici di Roma contribuiranno a promuovere un modo di lavorare più sostenibile, collaborativo, aperto e flessibile, inquadrato nel nostro processo di trasformazione culturale, che mira a creare l’ambiente migliore per aiutare i nostri professionisti a sviluppare il proprio talento e potenziale”, conclude Garcia.