Passo in avanti nell’iter di cessione di Telecom Italia Media, con l’apertura della cosiddetta ‘Data room’ per giungere entro la metà di ottobre alla formulazione delle offerte vincolanti per intavolare poi i negoziati veri e propri. Da questa mattina i pretendenti, quelli ammessi alla seconda fase dopo la presentazione delle offerte non vincolati, hanno potuto accedere alle informazioni sensibili messe a disposizione della società per effettuarre la due diligence. Secondo l’Adnkronos, anche il Gruppo Cairo starebbe preparando un’offerta.
L’ipotesi di una discesa in campo del gruppo editoriale che fa capo a Urbano Cairo era già circolata con insistenza alla vigilia dell’arrivo delle offerte ‘non binding’ agli advisor Mediobanca e Citigroup. Cairo si preparebbe a scendere in campo con un’offerta ‘in proprio’ e non alleandosi con uno dei pretendenti già entrati nella data room.
Intanto il contratto pubblicitario che lega la concessionaria del gruppo Cairo a Ti Media potrebbe essere oggetto di una richiesta di rinegoziazione da parte delle società che hanno avanzato le offerte non vincolanti per i canali e multiplex di Ti Media. Le percentuali applicate sarebbero giudicate onerose, tuttavia appare difficile che una richiesta di questo tipo possa essere accolta.
In corsa per la società che controlla La 7 ci sono Clessidra, di Claudio Sposito, che trai suoi consulenti annovera Marco Bassetti, ex numero uno di Endemol, Discovery Channel, distribuito dalle pay tv di tutto il mondo e anche in Italia da Sky e H3g, guidata da Vincenzo Novari e controllata dalla cinese Hutchison Whampoa. Le pretendenti che hanno raggiunto la fase 2, con la gara che adesso entra nel vivo, potranno così consultare i dati riservati dell’azienda. C’è tempo fino al 19 novembre per la presentazione delle offerte vincolanti.
Secondo quanto trapelato il 27 settembre scorso, dopo il Cda di Telecom, Discovery si sarebbe fatto avanti solo per i due canali tv (La 7 e Mtv) offrendo 100 milioni per la società pulita dai debiti, Clessidra avrebbe invece fatto un’offerta complessiva su tutto il gruppo TI Media di 380 milioni, anch’essa senza accollo di debiti. E’ invece di 320 milioni, scrive Repubblica online, l’offerta di H3g, che ha confermato l’interesse per entrambi i rami (tv e mux).
Tutti i pretendenti avrebbero chiesto di rivedere i termini del contratto pubblicitario con Cairo Communications, che potrebbe affiancare 3 Italia nella corsa all’acquisizione del gruppo. Nella prima fase le offerte sono state vicine alla valorizzazione di Borsa della società, in una forchetta di prezzo tra i 300 e 400 milioni di euro ma uno dei nodi – a cui si legherebbe secondo indiscrezioni anche la trattativa sul prezzo – è il contratto in esclusiva che Cairo Communication, ha fino al 2019 con La7, La7D, La7.it e La7.tv.
Franco Bernabè, presidente esecutivo di Telecom Italia, ha detto che non intende svendere La7 che a settembre registra uno share del 3,5%, con perdite di 95 milioni di euro quest’anno su cui pesano costi di palinsesto per 200 milioni.