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Usa, via ai cantieri Tlc per rimpiazzare le reti cinesi: fioccano le commesse per Ericsson e Nokia

Viaero Wireless ha appena firmato un contratto con la svedese. Union Wireless sceglie le soluzioni della finlandese. Ma non manca la concorrenza dei fornitori “alternativi”

Pubblicato il 21 Set 2021

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I contratti per reti Lte recentemente siglati da Ericsson e Nokia negli Stati Uniti confermano come il “ban” americano contro Huawei e Zte si sia trasformato in occasione per i fornitori europei. I due vendor scandinavi – Ericsson in particolare – si sono sempre schierati contro le decisioni politiche che impattano dinamiche che dovrebbero restare di pura concorrenza di mercato. Ma le ricadute sono indubbie: in base ai provvedimenti di Washington gli operatori di rete Usa non solo non possono più rivolgersi ai vendor cinesi per acquistare le nuove attrezzature di networking, ma devono anche sostituire gli apparati esistenti (software compresi) se targati Huawei o Zte.

Viaero Wireless, che ha appena firmato un contratto con Ericsson, e Union Wireless, che ha scelto le attrezzature di Nokia, sono gli esempi più recenti.

Si apre il mercato delle telco americane locali

Ad avere bisogno di nuove forniture per le loro reti soprattutto le telco americane locali: tolti i contratti con i big nazionali come At&t, Verizon e T-Mobile, esistono decine di provider con clienti in singoli stati o contee che avevano installato soluzioni di Huawei e Zte per la convenienza di prezzo. E che ora devono rimpiazzarle con prodotti “occidentali”. Il governo Usa assiste con fondi federali per un totale di 1,9 miliardi di dollari. Il programma di “indennizzi” è stato approvato dalla Federal communications commission a luglio.

Questa settimana Viaero Wireless ha annunciato che sostituirà i prodotti Huawei (rete core e di accesso radio Ran, attrezzature per microonde e router) in oltre 900 siti Lte con prodotti di Ericsson. Solo alcune settimane fa Union Wireless ha annunciato un accordo simile con Nokia.

Le informazioni comunicate da Viaero alla Fcc indicano che l’azienda ha 110.000 clienti e che Huawei forniva circa l’80% delle sue attrezzature per il networking. Il costo stimato per la sostituzione è stimato in almeno 300 milioni di dollari, anche se il valore finanziario del contratto con Ericsson è rimasto confidenziale.

Union Wireless ha invece indicato alla Fcc di aver investito oltre 34 milioni di dollari negli apparati di Huawei per una rete che copre 418 torri in 90.000 miglia quadrate in diversi siti dello stato del Wyoming. Il costo stimato della sostituzione è di circa 110 milioni di dollari. Il valore finanziario del contratto con Nokia non è stato reso pubblico.

Opportunità anche per i piccoli vendor Usa

Altri vendor hanno beneficiato del ban contro le cinesi e del programma di aiuti del governo federale americano. Tra questi la società delle soluzioni Ran Mavenir, che fornirà hardware e software per le reti fisse e mobili di Triangle Communications, operatore del Montana. Il programma della Fcc che finanzia la sostituzione degli apparati made in China sta favorendo l’espansione sul mercato dei fornitori americani alternativi ai big come Ericsson, Nokia e Samsung.

Secondo quanto riportano i siti specializzati americani l’associazione di settore Cca afferma che ancora almeno 15 dei suoi iscritti (telco locali) non hanno ancora definito i piani di sostituzione delle attrezzature di rete. Starebbero considerando, oltre a Nokia ed Ericsson, anche i fornitori alternativi Mavenir e Parallel Wireless.

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