LA RISTRUTTURAZIONE

Vivendi, allo studio cessione di Marocco Telecom

Il gruppo francese sta meditando la vendita del 53% detenuto nell’incumbent nordafricano. E punta a incassare 4 miliardi di euro. Fra i potenziali acquirenti Etisalat e Qtel

Pubblicato il 09 Ott 2012

soldi-crisi-120111165550

Vivendi, il gruppo francese che controlla l’operatore Sfr, sta meditando la cessione della quota di maggioranza detenuta in Marocco Telecom. L’operazione potrebbe portare nelle casse di Vivendi fino a 4 miliardi di euro. Secondo il Financial Times, il gruppo francese avrebbe affidato la vendita ad Hazard e Crédit Agricole.

Vivendi detiene una quota del 53% in Marocco Telecom, l’incumbent del paese nordafricano, secondo per fatturato soltanto ad Sfr, l’operatore mobile francese di Vivendi.

Marocco Telecom ha registrato un Ebitda di 761 milioni di euro nel primo semestre del 2012, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente, a fronte di ricavi per 1,36 miliardi di euro. Nel contempo, l’Ebitda di Sfr si è attestato a 1,85 miliardi di euro, a fronte di ricavi per 5,76 miliardi, in calo rispettivamente del 5% e del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Secondo alcune fonti finanziarie citate dal Financial Times, la quota di Vivendi in Marocco Telecom vale 4 miliardi di euro. Fra i papabili acquirenti, se la vendita andasse in porto, ci potrebbero essere Etisalat, l’operatore degli Emirati Arabi, e Qtel, l’incumbent del Qatar. Quest’ultimo di certo ha disponibilità di cassa forti, dal momento che la settimana scorsa ha annunciato l’incremento delle sue quote nella kuwaitiana Wataniya dal 52,5% al 92,1% per 1,8 miliardi di dollari. In precedenza Qtel ha annunciato la volontà di raddopiare la sua quota nell’irachena Asiacell al 60%, un’operazione da 1,5 miliardi di dollari.

Secondo quanto riportato dal Dow Jones Newswires, Vivendi alle prese con una profonda ristrutturazione del suo business, è intenzionata trovare acquirenti per Gvt, l’operatore brasiliano.

Sul business di Vivendi pesa il successo dell’operatore low cost Free Mobile, che ha sparigliato il mercato in Francia accaparrandosi 3 milioni di clineti in soli sei mesi dal suo lancio nel gennaio di quest’anno.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati