IL REPORT

Cybersecurity, Facebook ha investito oltre 13 miliardi di dollari in cinque anni

La società di Mark Zuckerberg rendiconta l’impegno economico e tecnologico anche per arginare il fenomeno fake news. Intanto non si placa il “caso vip”: l’osservatorio indipendente del Gruppo chiede lumi sui trattamenti di favore

Pubblicato il 22 Set 2021

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Facebook ha investito oltre 13 miliardi di dollari in misure di sicurezza e protezione dal 2016. La divulgazione del dato arriva, come riporta Reuters, a pochi giorni di distanza dall’accusa rivolta dalla stampa secondo cui l’azienda di Mark Zuckerberg non sarebbe riuscita a riparare “gli effetti negativi della piattaforma” che i ricercatori avevano riconosciuto.

Cresce l’impegno sul fronte di sicurezza e lotta alle fake news

Menlo Park ha affermato che ora dispone di 40 mila persone che lavorano sulla sicurezza, contro le 10 mila di cinque anni fa. “In passato, non abbiamo affrontato le sfide di sicurezza e protezione con tempismo nel processo di sviluppo del prodotto”, ha affermato la società in un post sul blog. “Ma abbiamo cambiato radicalmente questo approccio“.

Facebook ha aggiunto che la sua esperienza nell’artificial intelligence l’ha aiutata a bloccare tre miliardi di account falsi nella prima metà dell’anno e a eliminare più di 20 milioni di fake news su Covid-19 e vaccini. La società è inoltre in grado di rimuovere materiale che viola gli standard in materia di incitamento all’odio su Facebook e su Instagram in una misura di 15 volte superiore rispetto a quello che faceva nel 2017.

E l’Osservatorio chiede spiegazioni sul trattamento degli account “Vip”

Nonostante le rassicurazioni della società, pare ci sia ancora da lavorare sul fronte della trasparenza. L’Osservatorio indipendente di Facebook ha infatti chiesto al gigante dei social network di fornire chiarezza sul sistema che utilizza per rivedere le decisioni sui contenuti relative ad alcuni account “Vip”. Facebook ha creato questo speciale consiglio l’anno scorso come parte di uno sforzo per affrontare le critiche su come gestisce i contenuti problematici. La società di social media ha impegnato 130 milioni di dollari in un fondo fiduciario per finanziare l’organo, che è in grado di prendere le decisioni finali sulla possibilità o meno di lasciare singoli contenuti sul sito.

L’indagine del consiglio fa seguito a un articolo del Wall Street Journal della scorsa settimana secondo cui Facebook esonera gli utenti di alto profilo da alcune o da tutte le sue regole. Un portavoce del gruppo ha confermato che nei prossimi giorni la società informerà il consiglio sul sistema noto internamente come “controllo incrociato”. Il sistema di controllo incrociato include milioni di account, alcuni dei quali sono “autorizzati”, il che significa che sono immuni dalle decisioni di applicazione di Facebook, secondo il Wall Street Journal.

L’Osservatorio ha dichiarato di aver precedentemente chiesto a Facebook di spiegare come funziona il sistema di controllo incrociato e di condividere i suoi criteri per l’aggiunta di pagine e account al programma.

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