Dalla Serie A alla Premier League. Incassati i diritti televisivi per il massimo campionato di calcio italiano, Dazn non si ferma e punta ad ampliare la propria offerta anche all’estero, mettendo nel mirino uno dei simboli del calcio internazionale, la Premier League inglese, la competizione in cui giocano le più grandi star e che ha “scippato” all’Italia, soltanto negli ultimi mesi, campioni del calibro di Romelu Lukaku (passato dall’Inter al Chelsea fresco di Champions League) e di Cristiano Ronaldo (dalla Juventus al Manchester United).
Secondo le anticipazioni pubblicate dal Financial Times, le trattative del gruppo guidato da Len Blavatnik per ottenere il controllo dell’unità televisiva sportiva della Telco britannica sarebbero già in fase avanzata, anche se non si sarebbe ancora alla definizione di un accodo e se le conferme ufficiali tardano ad arrivare.
La cosa più vicina a una conferma di cui si possa disporre in questo momento è la dichiarazione di un portavoce di Bt, che spiega che la società continua a esplorare tutte le opzioni per Bt Sport, e che al momento tutte le possibilità sono ancora sul tavolo, compresa la vendita totale o parziale o il mantenimento dell’attività.
Secondo Ft l’accordo potrebbe in ogni caso essere ufficializzato già nelle prossime settimane, e il prezzo dell’operazione potrebbe essere nell’ordine di alcune centinaia di milioni di sterline. Si tratterebbe – secondo la stampa britannica – di un’operazione win-win, che da una parte consentirebbe a Bt di uscire dal business dei diritti del calcio, che non avrebbe dato alla telco particolari soddisfazioni negli ultimi anni, e a Dazn di rafforzare la propria posizione come player di riferimento per lo sport in streaming in Europa e non solo, portando a casa oltre alla Premier League anche le principali manifestazioni di rugby e cricket del Regno Unito.
A confermare l’interesse di Dazn su Bt Sport era stato la scorsa settimana Kevin Mayer, chairman di Dazn, che aveva in un evento dedicato all’industria televisiva aveva lasciato trasparire il potenziale interesse della piattaforma di streaming definendo quello di Bt Sport come “un grande business”.
Lo spiraglio perché eventuali investitori potessero prendere in considerazione l’eventualità di un takeover su Bt Sports si era aperto ad aprile, quando la società aveva incaricato Lazard di analizzare e valutare ogni possibilità in campo, che vedevano Dazn tra i potenziali player interessati all’acquisizione, insieme ad esempio a Disney e Itv.
BT aveva ottenuto i diritti telesivi della Premier League per il triennio 2019-2022 nell’utlima asta, aggiudicandosi i diritti insieme a Sky: la piattaforma satellitare ha ottenuto quattro pacchetti per un’offerta da 3,58 miliardi di sterline, mentre Bt Sport ha ottenuto un quito pacchetto da 32 gare, quelle che si giocano il sabato alle 12:30, per 885 milioni di sterline.
Sempre dalle pagine del Tinancial Times arriva la notizia di una nuova iniziativa di Sky, che starebbe lavorando per il lancio di un proprio brand di smart Tv. La società del gruppo Comcast, che oggi conta su una platea di 23 milioni di utenti in tutta Europa, potrebbe dare l’annuncio di un suo ingresso nel mondo hardware già il mese prossimo.
Tornando in Italia, dove Dazn ha ottenuto i diritti per la trasmissione dei matche di Serie A per i prossimi tra anni, in seguito alle polemiche sulla qualità del servizio e alle lamentele di alcuni utenti e delle associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori, la nona commissione della Camera – a eccezione di Fratelli d’Italia – ha approvato una risoluzione per chiedere al Governo di richiamare l’operatore, anche con nuove norme e sanzioni, al rispetto, alla tutela e all’indennizzo degli utenti. “Si tratta di un atto fondamentale per assicurare un servizio adeguato ai cittadini – afferma Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo in vigilanza Rai – e maggior trasparenza nella rilevazione degli ascolti”.
Nel documento i parlamentari chiedono al Governo di “adottare tutte le iniziative di competenza, anche normative, volte ad assicurare che Dazn e gli altri operatori che offrono servizi analoghi garantiscano agli utenti piena tutela, anche tramite l’Autorità competente, assegnandole nel caso poteri di controllo e sanzionatori, come previsto per tutti gli operatori di servizi di comunicazione elettronica”.
“Essendo il campionato di calcio di Serie A un tema di generale e diffuso interesse collettivo – scrive la commissione nella risoluzione – occorre garantire uno standard di qualità della trasmissione delle immagini adeguato, così come l’assenza di interruzioni del servizio: elementi senz’altro essenziali per la regolare e soddisfacente visione di una partita di calcio”.
Tra gli impegni che la commissione chiede al Governo con la risoluzione di “prescrivere alle piattaforme e agli operatori di individuare modalità di trasmissione dei contenuti audiovisivi idonee al miglioramento della qualità del servizio al cliente finale sulla base dei parametri che Agcom potrà individuare”