L'OPERAZIONE

Deutsche Telekom, il merger americano pesa sui conti

La fusione della controllata T-Mobile Usa con Metro Pcs genererà perdite fra 4,5 e 5 miliardi di euro sul bilancio 2012

Pubblicato il 09 Ott 2012

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La fusione di T-Mobile Usa con Metro Pcs peserà non poco sui conti di Deutsche Telekom. Lo scrive l’Handelsblatt, ripreso in Francia da Les Echos, secondo cui nel 2012 l’operazione americana di Deutsche Telekom produrrà perdite per 4,5-5 miliardi di euro sul bilancio del 2012, a causa delle forti svalutazioni delle filiale americana del carrier tedesco legate al merger.

Svalutazioni che potrebbero raggiungere quota 8 miliardi, dal momento che Deutsche Telekom iscriverà a bilancio la nuova T-Mobile Usa per un valore di 20 miliardi di euro, ma gli azionisti di Metro Pcs hanno fissato un valore di 12 miliardi per T-Mobile Usa per procedere alla fusione.

Lo scorso 3 ottobre Deutsche Telekom, che controlla T-Mobile Usa, e MetroPcs, quinto operatore mobile americano, hanno annunciato la volontà di fondere le rispettive attività. Nel quadro dell’accordo, Deutsche Telekom controllerà il 74% della nuova entità, mentre Metro Pcs avrà il restante 26%. L’esborso di Deutsche Telekom è pari a 1,5 miliardi di dollari, che andranno in contanti agli azionisti di Metro Pcs. DT si farà carico anche di 15 miliardi di dollari di debito che gravano sulla nuova entità.

Dal merger di T-Mobile Usa, già quarto operatore mobile nel paese, e MetroPcs prende vita un quarto operatore ancor più forte , con 42,5 milioni di clienti, che tuttavia resta alle spalle del terzo operatore che resta Sprint. Verizon ed At&t, rispettivamente primo e secondo operatore Usa, hanno entrambi più di 100 milioni di clienti e controllano rispettivamente il 33% e il 31% dei clienti, a fronte del 23% della nuova entità che nascerà dalla fusione di T-Mobile e Metro Pcs.

Il mercato americano del mobile prende così una direzione ben diversa rispetto a un anno fa, quando Deutsche Telekom era intenzionata a cedere T-Mobile Usa ad At&t. Un’operazione da 39 miliardi di dollari, andata a monte per l’intervento delle autorità antitrust, che impedirono il deal.

T-Mobile e Metro Pcs dispongono di frequenze e network complementari e Deutsche Telekom, lungi dall’abbandonare il mercato americano, sarà costretta a investire pesantemente per realizzare le nuove reti Lte.

Il mese scorso T-Mobile ha nominato un nuovo Ceo, John Leger, ex numero uno di Global Crossing. Sarà Leger a guidare la nuova società nata dalla fusione con Metro Pcs.
Secondo la società di analisi Informa & Telecoms Media, “il deal potrebbe dare la stura ad un’ulteriore ondata di consolidamenti nel settore mobile statunitense – ha detto l’analista Mike Roberts – mercato Usa che è restato nel limbo per un anno, dopo che le autorità antitrust hanno bloccato l’acquisizione di T-Mobile da parte di At&t. Anche Sprint in precedenza aveva tentato di rilevare Metro Pcs, senza successo”. Deutsche Telekom prevede risparmi complessivi per 6-7 miliardi di dollari dal merger, sui quali tuttavia peseranno gli investimenti necessari per l’upgrading delle reti per il passaggio all’Lte.

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