Amazon aumenta gli stipendi in Italia. L’azienda ha annunciato l’aumento della retribuzione d’ingresso per tutti i dipendenti impiegati presso i suoi siti logistici in Italia.
Con il nuovo aumento retributivo annunciato, che rientra nella revisione periodica degli stipendi realizzata da Amazon, la retribuzione d’ingresso per i dipendenti ammonterà a 1.680 euro lordi, l’8% in più rispetto a quanto previsto dal Ccnl a partire dal 1° ottobre.
“Lavoriamo da sempre per essere l’azienda più orientata al cliente del mondo, ma non solo. Vogliamo anche essere il miglior datore di lavoro e il posto più sicuro in cui lavorare – spiega Stefano Perego, VP Amazon EU Operations – Siamo orgogliosi di annunciare che stiamo incrementando la retribuzione d’ingresso in tutta la nostra rete logistica. Ci impegniamo per offrire ai nostri dipendenti un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi, benefit e ottime opportunità di crescita professionale.
Amazon offre ai propri dipendenti ulteriori opportunità come il programma Career Choice che copre fino al 95% del costo delle rette e dei libri di testo per chi desidera specializzarsi in un ambito specifico frequentando corsi professionali, per un importo fino a 8.000 euro in quattro anni.
L’accordo con i sindacati
L’annuncio dell’aumento delle retribuzioni arriva a qualche settimana da un importante accordo con i sindacati. Lo scorso 15 settembre Amazon ha firmato il protocollo di relazione industriali tra il colosso dell’e-commerce e Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti.
La firma completa il percorso avviato lo scorso aprile su impulso del ministro Orlando, che aveva fornito alle parti una serie di indicazioni per il confronto bilaterale “in materia di applicazione della normativa nazionale sul lavoro e in coerenza col Capitolo I del Ccnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, di sicurezza sul lavoro e di relazioni industriali tra l’azienda e le Organizzazioni Sindacali”.
Nel protocollo, pur nella distinzione dei ruoli, le parti affermano che “le relazioni industriali rappresentano un valore in sé”, si assumono l’impegno a rispettare le norme del Cnnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni e la loro coerente applicazione. Inoltre, il protocollo sarà declinato ai vari livelli dalle parti, con le procedure previste rispettivamente per ciascun livello dal Ccnl”.
Più nel dettaglio, l’accordo prevede la realizzazione d’iniziative a livello nazionale: momenti di confronto periodico sulle problematiche del settore e-commerce, anche in funzione del futuro rinnovo del Ccnl; momenti di confronto preventivo sulle strategie di sviluppo aziendale e di investimento negli ambiti territoriali; verifica delle opportunità di formazione professionale continua per gli addetti ai singoli settori, utilizzando tutti gli eventuali elementi di sostegno economico e normativo, anche attraverso l’associazione datoriale di riferimento (Conftrasporto); individuazione degli strumenti più idonei per monitorare gli andamenti occupazionali, con l’obiettivo di favorire percorsi di crescita e continuità occupazionale; dialogo con i soggetti istituzionali nelle sedi competenti su eventuali tematiche di carattere sociale e sanitario, con particolare riferimento a quelle legate all’emergenza sanitaria Covid-19.
Con la stipula del protocollo, infine, le parti si sono impegnate a verificare la corretta applicazione del Ccnl, in ragione delle reali attività svolte, per accertare trattamenti economici e normativi, coerenti per tutte le lavoratrici e i lavoratori Amazon, inclusi le lavoratici e i lavoratori in somministrazione in missione presso Amazon, che operano all’interno della disciplina prevista dal medesimo Ccnl; confrontarsi su eventuali vertenze riguardo l’interpretazione e/o la corretta applicazione del contratto nazionale, secondo modalità e procedure stabilite dalle parti stesse; prevedere modalità di composizione di eventuali controversie, perseguendo l’instaurazione di corrette relazioni sindacali, nella convinzione reciproca che il confronto rappresenti lo strumento fondamentale per affrontare e dare soluzione ad eventuali problematiche che potessero insorgere; favorire il confronto con le Rsa, assistite dalle Organizzazioni Sindacali stipulanti il contratto Logistica Trasporto Merci e Spedizione competenti territorialmente.
Gli investimenti in Italia
Dal suo arrivo in Italia nel 2010, Amazon ha investito oltre 6 miliardi creando più di 12.500 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, in oltre 50 siti sparsi in tutto il Paese. Nel 2021 sono già entrati in attività i centri di distribuzione di Novara e di Cividate al Piano (BG),a cui si aggiungerà presto anche il centro di smistamento di Spilamberto (MO).
Amazon ha inoltre annunciato l’apertura nel 2022 del suo primo centro di distribuzione in Abruzzo in cui saranno creati 1.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall’apertura. Negli ultimi anni, Amazon ha inoltre aperto vari centri e depositi in tutta la Penisola. Per servire i clienti Amazon Prime Now e Fresh, l’azienda dispone di due centri di distribuzione urbani a Milano e Roma. Oltre agli investimenti effettuati nella rete logistica, nel 2013 Amazon ha inaugurato il Customer Service di Cagliari e ampliato la sua sede centrale corporate milanese. Nel 2017, Amazon ha trasferito i suoi nuovi uffici (17.5000 metri quadri) nella zona di Porta Nuova a Milano, distretto emergente per il business.
L’azienda ha inoltre aperto un centro di sviluppo a Torino per la ricerca sul riconoscimento vocale e la comprensione del linguaggio naturale che supporterà la tecnologia utilizzata per l’assistente vocale Alexa. Oltre ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato che l’azienda continua a creare, Amazon supporta imprenditori e chiunque intenda avviare un’attività in proprio, digitalizzare un’attività già esistente, oppure espandere ilproprio business attraverso vari programmi: utilizzando il marketplace per la vendita o affidandosi alla rete di distribuzione di Amazon per lo stoccaggio e la consegna dei prodotti con Fba (Fulfillment by Amazon). Le imprese italiane che vendono i propri prodotti su Amazon.it hanno creato oltre 50.000 posti di lavoro e nel 2020 hanno superato 600 milioni in export.