Entra nel vivo la vertenza del call center Alitalia di Palermo. In occasione dell’incontro al Mise oggi, Covisian, la società che si è aggiudicata la gara subentrando ad Almaviva, si è detta disponibile – la proposta è stato delineata in collaborazione con Ita (la nuova Alitalia ndr) – ad assumere circa 380 addetti, su un totale di 570, entro aprile 2023.
Secondo i sindacati si tratta di un piano irricevibile perché non garantisce la piena continuità occupazionale. “Oltre ad una tempistica considerata eccessivamente lunga questa proposta lascerebbe fuori oltre 150 lavoratori dal percorso di assorbimento”, si legge in una nota congiunta di Slc, Fistel e Uilcom che pongono l’accento anche sulle “condizioni contrattuali ancora tutte da discutere”.
Ci sono poi circa 60 lavoratori, collegati direttamente a Millemiglia Alitalia, che dunque non fanno parte delle gara Ita e pertanto potrebbero essere scomputati dal conteggio complessivo.
“La vertenza, come dimostrano i fatti accaduti oggi a Palermo, sta assumendo caratteri drammatici e non è più rinviabile l’avvio di un percorso concreto e reale che dia certezza occupazionale e salariale per tutte le 613 persone coinvolte – dicono i sindacati – Tenuto conto della situazione prospettata, le Organizzazioni Sindacali avvieranno entro breve iniziative di mobilitazione a tutela dell’intero settore dei call center in outsourcing messo in crisi da committenze pubbliche che minano ad eludere Leggi dello Stato e norme contrattuali conquistate in anni di lotta e sacrificio dei lavoratori”.