L'APPROFONDIMENTO

Project-Red Hat, alleanza win-win per la digital transformation

Il system integrator e la multinazionale rafforzano la collaborazione in vista delle nuove sfide del cloud e della modernizzazione delle architetture IT. Unendo il valore dell’open source e dell’innovazione più “spinta” con quello di una presenza capillare e radicata sul territorio 

Pubblicato il 29 Set 2021

project informatica

Cogliere a pieno le nuove opportunità di mercato e offrire ai propri clienti sul territorio un servizio su misura che comprenda anche gli strumenti tecnologicamente più avanzati per la digital transformation, da quelli per la transizione al cloud a quelli per la modernizzazione delle reti IT, fino alle ultime possibilità offerte dall’automazione. E’ questo l’obiettivo che ha spinto Project Informatica, “storico” system integrator italiano, società nata a Bergamo nel 1990 e che da allora accompagna i propri clienti nel loro percorso di innovazione, a rafforzare progressivamente la propria partnership con Red Hat, simbolo su scala globale dell’approccio open source all’innovazione e oggi società di punta del mondo del Cloud e dell’automazione delle reti IT, parte della galassia Ibm dalla fine del 2018. Nel corso degli anni Project è così arrivata a essere “Advanced Business Partner” di Red Hat, società guidata in Italia da Rodolfo Falcone. Un’alleanza che si presenta sul mercato come un modello win-win, perché da una parte il system integrator guidato da Alberto Ghisleni può offrire ai propri clienti alcune soluzioni “vincenti” per rendere più semplice, rapida e “future proof” la digital transformation, e dall’altra Red Hat può contare su un partner molto ben radicato sul territorio e sempre aperto a soluzioni tecnologicamente avanzate.

Ma andiamo a conoscere più da vicino i due protagonisti di questa partnership. Project informatica è un gruppo che ha come value proposition quella di aiutare le aziende a sfruttare al massimo la potenza del digitale, per soddisfare clienti sempre più esigenti e connessi e sviluppare servizi innovativi e nuovi business model grazie a un approccio data-driven. L’idea al centro del progetto è quella di proporsi come un “digital transformation partner”, che si distingue dal 2005 per il proprio approccio al cloud, e che si fa carico di semplificare le complessità, armonizzare tecnologie diverse e farle confluire in soluzioni ad hoc, in collaborazione con i principali vendor di ogni settore.

Quanto a Red Hat, è specializzata nella fornitura di soluzioni open source, e distribuisce tecnologie come Kubernetes, container e Linux. Con il tempo la multinazionale guidata da Paul Cormier si è specializzata anche sulla standardizzazione in diversi ambienti e sullo sviluppo di applicazioni cloud native, e ha tra i propri punti di forza quello di favorire l’integrazione, l’automazione, la protezione e la gestione di ambienti complessi con i propri servizi di consulenza, formazione e assistenza.

Ma su cosa è principalmente focalizzato oggi l’approccio innovativo che vede fianco a fianco Project e Red Hat? Le due parole chiave sono hybrid cloud e innovazione, in una strategia che miri a preservare gli investimenti già fatti dalle aziende e a dare loro la possibilità di ottenere il massimo dalle nuove tecnologie che si stanno affermando sul mercato. Oggi l’open source, secondo l’approccio di Project, rappresenta uno degli avamposti dell’innovazione, grazie al lavoro di migliaia di sviluppatori che sono in grado di mettere a punto soluzioni su misura per ogni esigenza. Tra gli obiettivi principali della partnership del system integrator con Red Hat c’è così quello di rafforzare il proprio posizionamento nell’hybrid cloud, in altre parole di consentire ai propri clienti di migrare al cloud in ambiente ibrido, automatizzando i processi ogni volta che è possibile e conveniente.

Sposare le soluzioni Red Hat in questo contesto significa uscire dalla comfort zone delle soluzioni “tradizionali”, proponendo una digital transformation al massimo delle sue potenzialità, che poi si trasformano in vantaggi competitivi sul mercato. Non si tratta più, ovviamente, soltanto di sistemi Linux, che era l’ambito di collaborazione iniziale tra le due aziende, ma di applicazioni cloud native, ad esempio di orchestration o di automation, e di sistemi operativi e soluzioni di security a valore aggiunto. La prospettiva non è solo quella di un “ammodernamento dei sistemi”, ma dove è possibile dell’adozione di paradigmi nuovi, che Project informatica può proporre ai clienti con approccio consulenziale, quindi mettendo a disposizione le soluzioni più adatte su misura per ogni cliente grazie anche a un’attività di advisory, arrivando sul mercato con i tempi e i modi migliori, man mano che il mercato inizia a richiedere le tecnologie più avanzate.

Con il tempo la partnership si è rafforzata grazie all’attività di scouting sulle nuove tecnologie di Project, che ha individuato Red Hat come un player all’avanguardia in diversi settori, per stare al passo con i tempi in un’offering che si sta progressivamente incrementando e che dà buoni risultati anche rispetto al gradimento mostrato dal mercato, con la voglia anche nei clienti di mettersi in discussione per dare nuovo slancio ai rispettivi business e guadagnare in competitività nel momento in cui, dopo la fase più dura dell’emergenza causata dalla pandemia, l’obiettivo generale è quello di tornare alla crescita.

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