LA STRATEGIA NAZIONALE

Cloud Italia, tutto pronto: ecco i piani delle cordate inviati a Colao

Approvate le proposte della newco costituita da Cdp (20%), Tim (45%) Leonardo (25%) e Sogei (10%) e quella della squadra Almaviva-Aruba. In campo anche il Consorzio Italia Cloud. Si entra nel vivo della partita in perfetto timing con i desiderata del ministro dell’Innovazione

Pubblicato il 28 Set 2021

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Si stringe il cerchio sul progetto Cloud Italia: le cordate in lizza hanno approvato i rispettivi progetti. In linea con i desiderata del ministro Colao – “ aspettiamo proposte entro settembre” aveva detto Colao a inizio mese in occasione della presentazione della “Strategia Cloud Italia”, il documento di indirizzo strategico per l’implementazione e il controllo del Cloud della Pubblica amministrazione – le aziende dunque si preparano a entrare nel vivo della partita.

Il progetto della cordata Cdp-Tim-Leonardo-Sogei

Cassa Depositi e Prestiti (attraverso la controllata Cdp Equity), Leonardo, Sogei e Tim hanno presentato congiuntamente al ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (Mitd) una proposta di partenariato pubblico-privato per la creazione del Polo Strategico Nazionale (Psn).

L’iniziativa – si legge in una nota – prevede, in caso di aggiudicazione al soggetto promotore e a seguito di una gara indetta dalla Pubblica Amministrazione, la costituzione di una NewCo con una quota del 20% detenuta da Cdp, del 25% da Leonardo, del 10% da Sogei e del 45% da Tim. “L’obiettivo è fornire servizi innovativi a cittadini e imprese, in linea con quanto previsto dal Pnrr e dai recenti interventi normativi in materia di infrastrutture digitali. Il progetto consiste nell’erogazione di soluzioni e servizi cloud a sostegno della PA nell’ottica di assicurare il maggior livello possibile di efficienza, sicurezza e affidabilità dei dati. La presentazione della proposta da parte del soggetto promotore, ove ritenuta di interesse, consentirà alla PA di avviare una gara pubblica in tempi brevi. In particolare, la Pubblica Amministrazione dovrà vagliare la proposta entro tre mesi dalla sua ricezione e, in caso di positiva valutazione, avvierà la gara alla quale potranno partecipare, oltre al soggetto promotore, tutti gli operatori eventualmente interessati”.

In caso di aggiudicazione la nuova società “sarà dotata delle competenze industriali necessarie per l’erogazione dei servizi (anche acquisendole presso i propri soci) ed effettuerà gli investimenti utili alla realizzazione dell’infrastruttura tecnologica”.

Nel progetto saranno coinvolti operatori economici di primaria importanza nell’ambito dei servizi tecnologici e digitali “con l’obiettivo di mettere a fattor comune le migliori competenze e le più avanzate tecnologie nazionali e internazionali avvalendosi anche della collaborazione di Cloud Service Provider e di primari fornitori di tecnologia, che saranno gestiti secondo i principi di sovranità previsti dalla normativa”.

Nello specifico, in qualità di soci industriali: Tim fornirà servizi di natura infrastrutturale e piattaforme cloud; Leonardo metterà a disposizione servizi di natura ‘security’; Sogei fornirà servizi di business culture enablement e formazione favorendo la crescita e le competenze della PA; Cdp Equity interverrà in qualità di socio finanziario e investitore istituzionale che sostiene iniziative con significative prospettive di sviluppo in settori chiave per il Paese. “Tutti insieme i soci industriali erogheranno servizi di migrazione end-to-end, nonché supporteranno le PA con servizi professionali di evoluzione per garantire la massima efficienza ed efficacia nell’esercizio in ambienti cloud (re-platform e re-architect)”.

Il progetto della cordata Almaviva-Aruba

Anche i cda di Almaviva e Aruba hanno rispettivamente approvato la proposta congiunta per la realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale (Psn) per il cloud, l’infrastruttura chiave sulla quale ospitare dati e servizi della PA.

La proposta di Almaviva e Aruba, presentata nel regime di partenariato pubblico-privato in linea con la normativa di riferimento, soddisfa i requisiti tecnici e di flessibilità descritti dalla Strategia Cloud Italia grazie ad una piena complementarietà tra le due aziende e ad una Value Proposition completa a copertura di tutti i servizi, risponde alle indicazioni della PA inerenti la sensibilità delle diverse tipologie di dato, prevedendo orizzonte temporale e risorse coerenti con la cornice definita dal Pnrr”, si legge nella nota emessa a seguito dei due consigli di amministrazione. “Aruba e Almaviva – evidenzia la nota – sono aziende a totale proprietà e guida italiana, connotate dalla riconosciuta solidità economico finanziaria. La proposta sviluppata pone l’accento sulla disponibilità immediata delle infrastrutture, assieme all’eccellenza tecnologica e alla sostenibilità ambientale che le contraddistingue, capace di consentire una accelerazione del piano di migrazione, con milestones migliorative rispetto alla pianificazione stessa del Pnrr”.

Il progetto del Consorzio Italia Cloud

Depositata al Ministero dell’Innovazione una manifestazione di interesse per la realizzazione e la gestione del Psn anche da parte del Consorzio Italia Cloud. Prime aziende ad aver aderito al Consorzio Italia Cloud sono Seeweb, Sourcesense, Infordata, Babylon Cloud, Consorzio Eht e Netalia, tutte attive nel mercato cloud nazionale ognuna con la propria specifica focalizzazione. “In questo momento diventa cruciale adottare rapidamente, fuori dalle singole aziende, un nuovo modello di crescita che rispecchi le esigenze strategiche del paese e le richieste del mercato privato, in modo da garantire la massima competitività nel lungo periodo – commenta Michele Zunino, presidente del Consorzio Italia cloud – mancare adesso questo obiettivo determinerebbe ricadute negative non solo sul comparto digitale ma sull’intera economia del Paese”.

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