E’ muro contro muro tra il governo russo e YouTube. La situazione è precipitata nelle ultime ore, dopo che la piattaforma della galassia Google ha deciso di oscurare due canali in lingua tedesca di Russia Today per aver violato i termini di utilizzo e la politica sulle informazioni false in merito al Covid-19. La risposta del Cremlino è arrivata nel volgere di poche ore, ed è stata particolarmente dura: una portavoce del ministero degli Esteri infatti ha parlato di “guerra d’informazione” e ha minacciato di oscurare sul territorio russo i media tedeschi come gesto di rappresaglia.
“YouTube ha chiare linee guida per la comunità che fissano cosa è consentito sulla piattaforma, abbiamo emesso un ammonimento a carico di Russia Today DE per il caricamento di contenuti che violano la nostra politica sulle informazioni false sul Covid-19. Ciò ha portato alla sospensione del loro diritto a pubblicare video”. “Durante la sospensione del diritto – prosegue YouTube – i proprietari del canale hanno provato ad aggirare il divieto utilizzando un altro canale. Di conseguenza, entrambi i canali sono stati chiusi per aver violato i termini di utilizzo di YouTube”.
Tra i media oscurati da YouTube in Russia c’è RT Deutch, che ha sede a Berlino, e che è in quarta posizione tra i media in lingua tedesca, e che ha totalizzato nel solo mese di giugno 21 milioni di visualizzazioni. “YouTube ha appena cancellato definitivamente entrambi i nostri canali tedeschi – spiega Margarita Simonyan, direttore di Rt, sul proprio account Telegram – Questa è una vera guerra mediatica dichiarata dalla Germania contro la Russia”.
Sull’accaduto prende posizione anche Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, che parla di “guerra d’informazione” e annuncia una imminente chiusura dei media tedeschi in Russia. “I progetti in lingua tedesca della holding russa RT sono stati sottoposti a un atto di aggressione informativa senza precedenti da parte di YouTube, commesso con l’evidente connivenza, se non su insistenza, della parte tedesca – recita una nota sul sito del ministero degli Esteri russo – L’obiettivo dell’aggressione contro i progetti di RT è ovvio: annegare le fonti di informazione che non si adattano a uno sfondo mediatico comodo per le autorità tedesche. Così, in nome di interessi opportunistici che hanno prevalso sulle proclamate ‘norme e valori’ liberali, la piattaforma internet americana e le autorità tedesche, con le loro azioni, hanno portato al fatto che i 700.000 spettatori di lingua tedesca, abbonati ai canali menzionati, hanno improvvisamente perso la loro fonte di informazione scelta”. “Tenendo conto della natura di ciò che è successo, che si inserisce pienamente nella logica della guerra d’informazione scatenata contro la Russia – conclude il comunicato – l’adozione di misure di ritorsione simmetriche contro i media tedeschi in Russia, peraltro ripetutamente condannati per aver partecipato all’interferenza negli affari interni del nostro paese, sembra non solo appropriata, ma anche necessaria”.