RICERCA

Horizon 2020 Italy, Profumo lancia consultazione pubblica

Sul sito del Miur via alla raccolta di proposte per contribuire all’elaborazione del piano italiano per la Ricerca. Il ministro: “Un passo importante per il sistema dell’innovazione”

Pubblicato il 11 Ott 2012

F.Me.

ricerca-120507174633

Raccogliere idee e proposte per contribuire all’elaborazione di Horizon 2020 Italy, il documento strategico per la ricerca italiana. E’ questo l’obiettivo della consultazione lanciata dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo.

Il questionario, articolato in 36 domande, è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore i sistemi della ricerca e dell’innovazione nel nostro Paese: in primo luogo a ricercatori e ricercatrici di università, enti pubblici di ricerca, aziende pubbliche e private, ma anche alle istituzioni che fanno ricerca, a tutte le istituzioni che la finanziano e a tutti i cittadini che comprendono l’importanza della ricerca per la competitività del sistema Italia. Anche l’Europa, nel suo complesso, percepisce il rischio di perdere punti nella competitività su scala globale nei confronti di concorrenti tradizionali ed emergenti e, per fronteggiare questo rischio, ha innovato radicalmente il sistema dei Programmi Quadro della Ricerca lanciando, per il periodo 2014-2020, il Programma “Horizon 2020”, nel quale unifica iniziative in precedenza frammentate ed identifica macro-priorità e grandi temi sui quali dirigere e concentrare gli investimenti. Nel quadro di un’Europa che avverte la necessità di rispondere con maggiore efficacia alle sfide del mercato globale, il nostro Paese ed il suo sistema della ricerca – che ha un impatto determinante sulla capacità innovativa del sistema produttivo – si presentano con punti di forza da sostenere ed elementi di debolezza da correggere.

“L’Italia, come è noto, contribuisce alla ricerca comunitaria con una quota pari circa al 14% del totale (quota calcolata sulla base del PIL del Paese e della sua dimensione), mentre i finanziamenti comunitari che affluiscono al sistema italiano della ricerca rappresentano circa l’8,5% del totale – spiegano dal Miur – Queste percentuali, tradotte in euro, significano una mancata entrata di 470 milioni annui, un impatto divenuto ormai incompatibile con la sostenibilità del sistema e, soprattutto, con la sua competitività in prospettiva. Questo dato inoltre contribuisce a dare un’immagine distorta di chi opera nella ricerca: quasi che i ricercatori e le ricercatrici del nostro Paese fossero meno capaci di quelli degli altri Paesi dell’Ue”.

Un’interpretazione smentita, però, da due elementi. “Lo stesso, identico disequilibrio fra contributo italiano al bilancio dell’Ue (14%) e “rientro” di finanziamenti comunitari per il settore (8,5%) si verifica per un ambito completamente diverso da quello della ricerca, quello cioè della Politica Agricola Comunitaria – prosegue la nota del Miur – Giovani ricercatrici e ricercatori italiani hanno, nel bando europeo più competitivo, quello dell’European Research Council, tassi di successo spettacolari, sono primi in relazione al numero di chi opera nella ricerca nel Paese, ma una buona metà di essi lavora per istituzioni di ricerca non italiane”.

Questo significa che l’Italia, convintamente e storicamente “europeista”, è però, nell’organizzazione e nel funzionamento dei suoi sistemi, un Paese poco europeo. Una realtà che limita la nostra competitività complessiva nelle politiche comunitarie, da quelle della ricerca a quelle industriali a quelle agricole.

Da qui nasce la necessità di introdurre “più Europa” nel Sistema Italiano della Ricerca e dell’Innovazione, di sintonizzare e sincronizzare la nostra programmazione, i nostri meccanismi ed i nostri strumenti con quelli europei. Da qui l’utilità di disegnare un quadro di riferimento per la ricerca, e per chi nella ricerca opera, che abbia lo stesso orizzonte temporale di quello europeo: una strategia complessiva che prende il nome di “Horizon 2020 Italy”. Con la consultazione di oggi, viene chiesto a chi risponderà di contribuire a delineare questa strategia.

“L’evento di oggi costituisce quindi un momento importante per il nostro sistema della ricerca e dell’innovazione – spiega Profumo – Per la prima volta si intende adottare un quadro strategico per la ricerca complessivo e di lungo respiro per rafforzare la competitività del Paese, anche e soprattutto in vista di direttrici chiave quali quelle promosse dal framework europeo “Horizon 2020”. “Horizon 2020 Italy” è il primo tentativo di fornire alle istituzioni e alle persone che fanno o finanziano ricerca e innovazione nelle università, nell’industria e nelle amministrazioni pubbliche un quadro strategico di riferimento per gli anni da qui al 2020″.

Per la prima volta, inoltre, la formazione delle priorità di questo quadro strategico non avviene in un ambito ristretto e centralizzato, ma inizia da un processo condiviso con tutti i portatori d’interesse, attraverso una consultazione pubblica. Questa consultazione, organizzata in due spazi distinti ma complementari, si propone di raccogliere elementi utili per comprendere la visione degli addetti ai lavori e dell’opinione pubblica.

I risultati della consultazione e il dibattito generato nell’area di discussione pubblica saranno analizzati nei 15 giorni successivi alla chiusura della consultazione e considerati ai fini della redazione dei documenti ufficiali, successivamente pubblicati. Entro la fine del 2012, infatti, sarà redatto e pubblicato il documento di visione per una strategia “Horizon 2020 Italy”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati