L'INDAGINE

Ericsson: genitori “democratici” nel controllo delle tecnologie

Secondo i risultati di un’indagine di Ericsson ConsumerLab, il 50% degli adulti coinvolge i propri figli su come usare computer, cellulari e Facebook. Per i tredicenni regole rigide sull’utilizzo del social network, pc vietato in camera

Pubblicato il 11 Ott 2012

I teenager hanno voce in capitolo sul funzionamento delle nuove tecnologie, ma i genitori hanno ancora il controllo su come e quando i figli sono autrizzati a usare pc, smartphone e Facebook. E’ questo l’esito di un’indagine di Ericsson ConsumerLab su un campione di duemila americani fra i 13 e i 17 anni. In generale, il 57% dei teenager pensa che sia importante avere accesso a internet ovunque si trovi, la percentuale dei genitori scende al 35% , quella degli anziani si ferma al 24%.

Il 40% degli adolescenti Usa possiede uno smartphone, mentre nel 50% dei casi i genitori sono “democratici”, quindi aperti, e coinvolgono i figli nel processo decisionale sull’uso delle tecnologie. Il 15% dei genitori sono addirittura permissivi.

L’uso di Facebook e “come usare il computer” sono le due voci che preoccupano di più i genitori, che fissano regole severe in particolare per figli in età compresa fra 13 e 14 anni. Circa il 30% dei genitori prende le decisioni per i figli a questa età.

Secondo lo studio, i genitori prendono questo tipo di decisioni sugli adolescenti in base all’età dei propri figli e allo stile educativo adottato. Ed è proprio attraverso la comprensione di quest’ultimo che si può prevedere come verranno prese le decisioni relative all’uso della tecnologia. I teenager americani classificano i genitori secondo 5 tipologie di stili educativi:

Autoritario (9%) – i genitori che hanno regole molto rigide, con limitazioni non solo sul come ma anche sul quando poter utilizzare determinati dispositivi. Direttivo (14%) – esigenti ma anche in grado di adeguarsi. Democratico (50%) – i genitori che coinvolgono i propri figli nel processo decisionale. Permissivo (15%) – i genitori che danno maggiore autonomia ai figli e che evitano il confronto. A basso coinvolgimento (12%) – i genitori poco esigenti che lasciano i figli decidere da soli.

Nella maggior parte dei casi teenager e genitori decidono insieme – prevale lo stile educativo “democratico” – e non c’è quasi nessuna differenza di genere.

L’85%-90% dei teenager intervistati può tenere in camera il telefono cellulare e l’iPod touch. La grande maggioranza degli adolescenti intervistati, inoltre, ha nella propria stanza un televisore. Anche in questo caso non ci sono differenze di età o genere. Le cose cambiano per quanto riguarda il computer: soltanto il 50% dei tredicenni è autorizzato ad avere un computer in camera. Anche a 17 anni, il 34% dei ragazzi e il 28% delle ragazze non sono autorizzati ad avere un computer sulla scrivania della propria cameretta. Segnale evidente che c’è una differenza su come i genitori percepiscono il telefono cellulare e il computer.

In sintesi dallo studio emerge che l’utilizzo della tecnologia da parte degli adolescenti non dipende solo dalla loro età ma anche dallo stile educativo dei propri genitori. Un altro importante fattore è la conoscenza che i genitori stessi hanno della tecnologia, che contribuisce a farsi un’opinione e, a sua volta, influenza l’utilizzo della tecnologia da parte dei figli.

Infine, lo studio rivela che il 40% dei teenager americani tra i 13 e i 17 anni possiede uno smartphone, che può essere usato come un computer. Chi non ce l’ha lo vorrebbe.

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