Sono i vertici della Silicon Valley a dominare la lista delle 40 star internazionali del business sotto i 40 anni compilata ogni anno da Fortune. I primi cinque posti sono tutti occupati dai leader dell’industria hi-tech californiana. Sul trono c’è Larry Page, Ceo di Google, che ha scavalcato l’ex numero 1 Mark Zuckerberg.
La pubblicazione della rivista finanziaria sottolinea che, da quando Page l’anno scorso è tornato alla guida del gigante dei motori di ricerca, ha concluso l’operazione di acquisizione di Motorola Mobility, effettuato una ristrutturazione del personale e chiuso i progetti destinati al fallimento, contribuendo a far salire la quotazione in Borsa ai massimi storici.
Pur dovendo scalare di un posto, Zuckerberg rimane nell’Olimpo perché, nota Fortune, Facebook ha continuato a dominare il mercato, raggiungendo qualche giorno fa il miliardo di utenti attivi in tutto il mondo, nonostante il pessimo debutto in Borsa del maggio scorso.
Al terzo posto c’è la Ceo di Yahoo, Marissa Mayer, neo-mamma di un bimbo, seguita dal co-fondatore di Google, Sergey Brin e dal cofondatore di Twitter e Square, Jack Dorsey.
Tra gli altri tech-executives ritenuti i più potenti del mondo ci sono Salar Kamangar, senior vicepresidente di YouTube al numero 15; Brian Chesky, fondatore di Airbnb, servizio di scambio di ospitalità e già nominato da Business Week uno dei più valenti giovani imprenditori dell’hi-tech (n.17); e infine il ceo di Pinterest, Ben Silbermann, e quello di Instagram, Kevin Systrom, entrambi al diciottesimo posto.