IL REPORT

AstraRicerche: le news? Gli italiani le cercano sempre più online

Negli ultimi quattro anni sono aumentati del 25% i fruitori delle informazioni. Ma meno dell’11% è disposto a pagare per testi specifici o documenti di archivio

Pubblicato il 12 Ott 2012

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Le informazioni si cercano ormai soprattutto su Internet ma ancora pochi in Italia sono disposti a pagare per avere testi specializzati o documentazione d’archivio: 2,1 milioni di italiani (meno dell’11% del totale), che dovrebbero salire a 3 milioni (il 15%) entro qualche anno. Lo sostiene un’indagine sul futuro dell’informazione di AstraRicerche, presentata dal suo presidente Enrico Finzi a un recente convegno all’Università Statale di Milano. Secondo la ricerca – commissionata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia e basata su 816 interviste online a persone dai 15 ai 55 anni con accesso a Internet – negli ultimi quattro anni sono aumentati del 25% gli italiani che utilizzano Internet per informarsi. Nel 2009 erano 16,2 milioni, per poi passare a 20,3 milioni nel 2012.

La rete è diventata la fonte principale per la fruizione di informazione, battendo televisione, radio e giornali tradizionali. Secondo lo studio, l’84% degli intervistati dichiara di collegarsi tre o più volte al giorno per cercare informazioni di attualità, cultura, politica, economia e ambiente. Le tv nazionali sono usate per la ricerca di informazioni dal 73% degli interpellati, le radio dal 55%, le tv locali dal 44%, i cellulari quasi quasi dal 44%. Seguono i quotidiani nazionali (32%), quelli locali/regionali, (28%), i periodici monotematici specializzati (27%), quelli non specializzati (22%), i tablet (20%) e infine i quotidiani specializzati ( 19%).

Dalla ricerca emergono elementi interessanti sulle modalità di ricerca delle notizie sul web. Sempre più internauti cercano notizie vere o verificate (+16% del campione), facili da trovare (+11%), utili e concrete (+11%). Al contrario perdono importanza la precisione e la documentazione (-16%), l’indipendenza da qualunque potere (-15%), l’assenza di censure o manipolazioni (-12%), la competenza e la professionalità (-12%), il confronto di più voci e tesi (-12%), la serietà e affidabilità (-1%) e il rispetto della dignità delle persone (-8%).

In sostanza dalla ricerca emerge la tendenza a una sorta di ping pong tra carta e rete, che non sono necessariamente nemiche ma possono risultare complementari. Se la prima è vincente per la veridicità verificata delle notizie, la qualità della scrittura, la competenza, la professionalità e il rispetto della dignità delle persone, Internet è imbattibile per la chiarezza, la comprensibilità, la brevità, la facilità di reperimento delle notizie, l’aggiornamento continuo, l’assenza di censure e manipolazioni, le immagini belle ed efficaci e la vivacità e aggressività.

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