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Le criptovalute asset di business? Quasi il 50% dei Cfo pronto a valutarne l’adozione

È quanto emerge da un sondaggio di Gartner effettuato nel mese di settembre. La fiducia nelle monete digitali sta progressivamente aumentando anche se resta alto il livello di confusione: bitcoin e blockchain spesso malamente accostati nei loro significati e utilizzi

Pubblicato il 21 Ott 2021

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Il 47% dei chief financial officer aziendali valuterà l’adozione di criptovalute come “asset” del business. È quanto emerge da due sondaggi effettuati da Gartner, il primo nel mese di settembre 2021 che ha coinvolto 251 Cfo e l’altro, risalente a febbraio scorso da cui è invece emerso che l’84% dei leader finanziari non considera l’adozione del bitcoin come asset aziendale indicando tutta una serie di rischi.

A giudicare dai risultati del sondaggio di settembre il sentiment dunque si sta spostando a favore delle cryptovalute. Secondo Alexander Bant, Chief of Research di Gartner Finance Practice, in questa fase l’interesse dei Cfo rimane incerto, con circa un quarto degli intervistati che si aspetta che il proprio coinvolgimento personale sia piuttosto limitato e solo una piccola percentuale si aspetta di assumere la piena guida delle iniziative sulla valuta digitale.

Dai dati del sondaggio di febbraio, invece, il rischio più evidenziato era stato la volatilità delle valute digitali, e questo è probabile che rimanga la preoccupazione chiave. A tal proposito Bant rileva che alcune valute digitali possono essere viste come una valida copertura del rischio in un ambiente inflazionistico e questo a sua volta potrebbe portare molti a considerare l’assunzione di pagamenti in forma digitale, soprattutto considerando che la Sec ha affermato di recente che non le vieterà come ha fatto la Cina.

Gartner evidenzia però una certa confusione e il sovrapporsi di termini quali criptovalute e la blockchain.

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