Il wireless 4G di Vodafone sbarca in Valle D’Aosta. Il presidente di Vodafone Italia Pietro Guindani, ha presentato oggi un accordo la Regione autonoma per lo sviluppo della banda larga. La tecnologia di ultima generazione Lte per la connessione mobile a internet infatti è già attiva e in fase di test tecnico nel comune di Brusson (Aosta).
“Le tecnologie che mettiamo in campo e che fanno uso delle bande di frequenza che abbiamo acquistato di recente con un investimento a fermo di 1 miliardo e 300 milioni di euro – ha spiegato Guindani – sono un salto in termini di aumento della capacità e della velocità di utilizzo che rappresenta un multiplo dell’esperienza attuale, quindi un vero ‘tempo reale’ sia per le applicazioni tradizionali sia per le applicazioni multimediali più importanti”.
Secondo il presidente della Regione, Augusto Rollandin, “il territorio della Valle d’Aosta è orograficamente articolato e nelle sue dimensioni contenute evidenzia una molteplicità di casistiche tecnologicamente complesse che permettono ad operatori di telecomunicazioni come Vodafone di poter verificare e sperimentare le nuove tecnologie applicate che potranno successivamente essere riproposte su territori piú ampi e maggiormente urbanizzati e popolati”.
Guindani ha inoltre evidenziato che nel disegno degli investimento Vodafone, la Valle d’Aosta è “una regione che ha un’alta valenza economica e turistica, un’importanza dal punto di vista logistico e turistico per un ampio bacino di persone che abitano in Valle d’Aosta o che vengono in Valle d’Aosta nelle regioni limitrofe”.
Sempre sul versante Lte, T-Mobile Austria e Huawei, in collaborazione con Qualcomm Technologies (Qti), hanno dimostrato che adesso è possibile ottenere la continuità delle chiamate vocali da rete Lte alla rete 3G/Umts seguendo lo standard 3Gpp Rel. 10. La soluzione introdotta da T-Mobile Austria e Huawei assicura l’elevata qualità delle chiamate vocali utilizzando la tecnologia Lte. Il processo di commutazione da rete Lte a una rete alternativa senza soluzione di continuità è stato finalmente ultimato, rendendo il momento del passaggio tra le reti non percettibile dall’utente. Grazie alla tecnologia di switching di Huawei e ai dispositivi mobili utilizzati per il test, dotati della soluzione VoLTE e di chipset Qualcomm Snapdragon S4 MSM8960, gli operatori di tutta Europa potranno garantire facilmente il passaggio verso le soluzioni a banda larga.
Questo risultato rappresenta una pietra miliare per l’introduzione delle chiamate vocali Lte in Europa e conferma la leadership nell’innovazione di T-Mobile nel mercato austriaco.
“Il nostro progetto pilota ha dimostrato che, oltre al trasferimento veloce di dati, anche la tecnologia Voice over Lte è pronta per la diffusione commerciale – commenta Rüdiger Köster Cto di T-Mobile Austria – In questa collaborazione Huawei e Qualcomm Technologies hanno pienamente confermato le loro competenze e dimostrato la loro capacità di risolvere i problemi”.
“Questa soluzione, unica nel suo genere, ci ha permesso di eliminare una serie di problemi tecnici, prima rivelatisi insormontabili – aggiunge Daniel Zhou ceo di Huawei Austria – Ora che abbiamo garantito il passaggio alle normali reti di telefonia mobile in modo fluido e senza interruzioni per l’utente anche durante le chiamate vocali, gli operatori potranno adottare rapidamente la tecnologia Lte, assicurando la completa soddisfazione dei propri clienti in tutta Europa. Il successo del progetto realizzato con Qualcomm Technologies e T-Mobile Austria dimostra che Voice over Lte è una tecnologia assolutamente all’avanguardia”.
Intanto Parigi da via libera al roll out dell’Lte. Le autorità comunali hanno siglato un accordo con gli operatori mobili (Orange, Bouygues Telecom Sfr e Free Mobile) che di fatto sospende il blocco alla realizzazione di nuovi impianti in città, stabilito nell’ottobre del 2011. Lo scrive oggi Le Figaro, precisando che di fatto entrano in vigore nuove regole in tema di elettrosmog. Le nuove regole in materia di telefonia mobile andranno in consiglio comunale domani.
Parigi si adegua così ai limiti fissati dall’Agenzia nazionale delle frequenze, e fissa a 5 v/m il limite per le reti 2G e 3G, in diminuzione del 20% rispetto a quelli in vigore dal 2003; il limite di emissione per l’Lte è di 7 v/m.
I consiglieri ecologisti in Comune depositeranno un reclamo, chiedendo di abbattere il limite di emissioni a 0,6 v/m. Ma non dovrebbero spuntarla. Tanto che il nuovo modello parigino sarà con ogni probabilità esportato in tutte le città del paese.
La nuova normativa è stata accolta positivamente dagli operatori, che però adesso, prima di partire con il deployment delle antenne 4G, dovranno riconfigurare il parco di apparati esistente, mettendo mano a 200 antenne montate sugli edifici municipali e 2mila sui tetti delle abitazioni private della capitale.