PayPal ha intenzione di tagliare circa 400 dipendenti nelle prossime settimane, ovvero il 3% della forza lavoro, per ridurre i costi e riuscire a fronteggiare la crescente concorrenza. Lo ha detto ai media statunitensi una fonte interna all’azienda che ha preferito restare anonima.
Secondo la fonte, il servizio di pagamento online acquistato nel 2002 da EBay è in procinto di ridimensionare innanzitutto i gruppi su prodotti e tecnologia, causando la perdita di alcune centinaia di posti di lavoro sugli attuali 13.000.
La ristrutturazione fa parte della strategia complessiva già avviata dal presidente David Marcus, nominato ad aprile scorso dopo che, nel 2011, PayPal aveva acquisito la sua start-up Zong attiva nel settore dei pagamenti su mobile. A giugno Marcus ha fatto confluire 9 gruppi di lavoro sui prodotti in un unico gruppo, nell’ambito di un piano che prevede tra l’altro il taglio di inefficienze, riunioni di lavoro troppo frequenti, processi di approvazione troppo lunghi dei progetti e il trasferimento dei dipendenti in spazi open-space insieme ai dirigenti.
Secondo Kerry Rice, analista alla Needham & Co., PayPal rischia di diventare “troppo grande” e “letargica” mentre nel settore dei pagamenti elettronici continuano a nascere start-up innovative e più agili. Tra queste, per esempio, c’è Stripe Inc., che fornisce anche strumenti e servizi per i venditori. Tra le accuse formulate contro PayPal c’è la lentezza nei pagamenti e la mancanza di servizio alla clientela.