Trasformazione digitale e transizione ecologica: di pari passo con il Next Generation Eu e con le rinnovate priorità a seguito della pandemia Huawei affina la strategia e punta tutto sull’eco-digital transition. Una sfida che ha un duplice obiettivo: da un lato venire incontro alle esigenze del mercato, in particolare quello europeo, dall’altro compensare le pesanti perdite derivanti dalle restrizioni americane e anche dalla pandemia che si sono riverberate in particolare sul segmento smartphone e più in generale di quello consumer.
A Roma in occasione dell’edizione 2021 di Eco Connect Europe il ceo per l’Italia Wilson Wang ha acceso i riflettori sulle iniziative e i progetti per il nostro Paese: “Il nostro impegno non è cambiato. Sulla base della nostra collaborazione di 17 anni con l’ecosistema locale, ci concentriamo su 3 aree principali che riteniamo strategiche per la ripartenza e la crescita del Paese, senza lasciare indietro nessuno”. Prima sfida le competenze: “Abbiamo rafforzato l’edizione italiana dei nostri programmi di punta per studenti chiamati Seeds for the Future, per creare una connessione più forte con la digitalizzazione delle imprese. Quest’anno investiremo per aiutare le Pmi a sfruttare i giovani talenti per progetti di trasformazione digitale e rendere questo programma ancora più significativo in termini di connessione tra mondo dell’istruzione e delle imprese. Ulteriori programmi sulle competenze digitali sono rivolti ad aumentare la presenza delle donne nel settore tecnologico e a trattenere in Italia talenti qualificati di alto livello, principalmente attraverso la collaborazione tra i nostri centri di ricerca e sviluppo in Italia e le Università”
Seconda sfida lo sviluppo: “Stiamo sviluppando iniziative specifiche che vanno dal supporto alle start up, passando per le partnership con alcuni incubatori, fino a hardware e supporto sulle tecnologie più innovative. Questo è fondamentale per potenziare la leva di sviluppo più forte del Paese, intendo le Pmi. Non voglio dimenticare i nostri partner di canale che sono la via concreta per raggiungere il mondo produttivo e per sviluppare le nostre soluzioni digitali su tutto il territorio nazionale. Grazie a loro, ad esempio, durante le pandemie abbiamo potuto dotare alcuni ospedali italiani di avanzati sistemi di intelligenza artificiale per rilevare precocemente il Covid-19”.
Terzo, ma non meno importante, l’impegno per la sostenibilità e la protezione dell’ambiente. “La nostra iniziativa globale di inclusione digitale Tech4all è finalmente arrivata in Italia e abbiamo stretto una partnership con il Wwf per sviluppare un progetto unico che grazie alla tecnologia permetterà di proteggere l’ambiente e studiare la biodiversità, aiutando le Guardie Forestali e le comunità scientifiche. Abbiamo iniziato a implementarlo a Napoli e in Toscana e a novembre saremo pronti ad annunciare i primi risultati”.
In occasione dell’edizione 2021 di Eco Connect Europe il ceo per l’Italia Wilson Wang ha snocciolato numeri e obiettivi dell’azienda a livello globale. “Le nostre entrate sono cresciute del 3,8% a 136,7 miliardi di dollari e i nostri profitti netti sono aumentati del 3,2% a 9,9 miliardi di dollari. Una performance in linea con le previsioni nonostante l’impatto del Covid19 e le restrizioni esterne sull’azienda. La nostra strategia l’anno scorso era di accumulare scorte, quindi il nostro flusso di cassa operativo è stato di 5,4 miliardi di dollari, in linea anche con le nostre previsioni”. All’analisi dei conti se il business Carrier – quello delle reti – è sostanzialmente rimasto stabile, il business Enterprise, quello votato alla digital transformation di aziende e PA, registra una crescita più veloce e importante. “La nostra attività enterprise ha raggiunto una crescita abbastanza importante grazie alle opportunità della trasformazione digitale del settore. Le entrate, in questo segmento, si sono attestate a a 15,4 miliardi di dollari, in crescita del 23% su base annua”, ha detto il ceo per l’Italia ricordando che l’azienda ha aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo per affrontare le nuove sfide e perseguire la sostenibilità futura. La spesa in ricerca e sviluppo nel 2020 ha raggiunto 21,8 miliardi di dollari, circa il 15,9% del fatturato totale. E in Europa Huawei si piazza fra le prime tre aziende in termini di investimenti in ricerca e sviluppo.
Ottimizzazione del portafoglio per aumentare la resilienza aziendale, innovazione in chiave di riduzione dei consumi energetici per un mondo low carbon, continuità della fornitura: queste le priorità per il futuro annunciate dal ceo. “Vogliamo aumentare la resilienza della nostra intera attività e dallo scorso anno stiamo lavorando per ottimizzare il nostro portafoglio con questo obiettivo in mente. Abbiamo tre priorità. Innanzitutto, rafforzeremo il nostro software. Parte di esso è continuare a migliorare le nostre capacità di ingegneria. Ed è proprio grazie ai risultati che abbiamo ottenuto negli ultimi due anni che vogliamo continuare a costruire su questi progressi per ridurre la nostra domanda e la nostra dipendenza dai chip mentre cerchiamo di rendere i nostri prodotti più competitivi. Inoltre, siamo anche alla ricerca di nuove opportunità di business nel settore del software. Quando troveremo la soluzione giusta, aumenteremo gli investimenti per aumentare la percentuale di software e servizi nel nostro mix di entrate. Il software è al centro del cloud. Il nostro obiettivo è creare un’organizzazione software più solida e garantire che sia disaccoppiata dall’hardware. In futuro, investiremo di più nel software per guidare la crescita in questo settore e aprire la strada a una crescita continua in futuro”.
Spinta anche agli investimenti anche in aziende che fanno affidamento su tecniche di processo avanzate. “Ad esempio, lavoriamo da anni sulla tecnologia ottica, ma il nostro obiettivo principale è la comunicazione ottica. Nel corso del tempo ci siamo resi conto che questa tecnologia può essere utilizzata anche in altri ambiti, come display ottici, display head-up in realtà aumentata, fari intelligenti e rilevamento della fibra. In poche parole, stiamo utilizzando la tecnologia esistente per esplorare nuove opportunità e creare nuove imprese. Vogliamo fornire nuovi prodotti per soddisfare le esigenze dei nostri consumatori e clienti aziendali, piuttosto che dare loro qualcosa che è già sul mercato”.
L’azienda spinge sui componenti per veicoli intelligenti, in particolare nel software di guida autonoma. “I veicoli stanno diventando più connessi, intelligenti, elettrici e condivisi in questi giorni e al centro di queste tendenze c’è se il software di guida autonoma può o meno rendere le auto veramente autonome una realtà. Con un intenso investimento nel software di guida autonoma, la nostra speranza è di portare avanti queste tendenze poiché facilitano l’integrazione delle industrie automobilistica e Ict, che a sua volta crea opportunità strategiche a lungo termine per Huawei”.
Riguardo alla diversificazione della catena di approvvigionamento “abbiamo stabilito partnership strategiche con più fornitori di servizi di produzione elettronica (EMS) e creato centri di approvvigionamento a Shenzhen, in Europa, America Latina e Dubai per fungere anche da backup di apparecchiature integrate per l’altro”.
La strategia per la digital transformation fa il paio quella ecologica: “Puntiamo a promuovere l’energia pulita e la digitalizzazione dell’energia tradizionale. A questo scopo, abbiamo recentemente creato una filiale chiamata Huawei Digital Power. Stiamo anche lavorando per integrare in modo più efficace le tecnologie digitali e dell’elettronica di potenza e far convergere i flussi di informazioni e di energia per guidare una rivoluzione energetica per un futuro migliore e più verde”.