Se vogliono restare al passo con la crescente domanda di dati in mobilità e se vogliono monetizzare questi dati, “gli operatori Tlc devono cambiare il modo in cui realizzano i loro network”. Lo ha detto Ulf Ewaldsson, Cto di Ericsson, al Broadband World Forum di Amsterdam. Il manager della casa svedese aggiunge che “le reti devono essere costruite in maniera intelligente” e scalabile, allo scopo di fornire maggiore performance.
I network, secondo Ewaldsson, devono essere pronti per fornire nuovi servizi, all-Ip e come principio devono basarsi su virtualizzazione e software-defined networking (Sdn). Per monetizzare il trasporto dati che viaggiano sulle loro reti, gli operatori devono assolutamente conoscere nel dettaglio che cosa viene trasportato sulle loro reti. La monetizzazione deriva dalla capacità di garantire la Quality of service, secondo il manager, e per questo gli operatori puntano “sulla differenziazione dell’esperienza” di navigazione.
Anche le pico celle e i network misti saranno strumenti importanti per le telco, aggiunge Ewaldsson, per gestire “3 miliardi di abbonati a servizi di banda larga mobile nei prossimi cinque anni”, nei quali il traffico prodotto dagli smartphone aumenterà di 20 volte. Fra 10 anni, infine, il traffico aumenterà di mille volte.
Viste le previsioni, il Cto dell’azienda svedese spinge gli operatori ad utilizzare ogni porzione disponibile di spettro, regolato e non. In particolare il wi-fi deve entrare nei network.