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Facebook stoppa il riconoscimento facciale: cancellati 1 miliardo di profili

In un post pubblicato sul blog aziendale, il gruppo comunica la decisione di chiudere la funzionalità: “Ancora troppa incertezza da parte delle autorità di regolamentazione”

Pubblicato il 03 Nov 2021

Facebook – o per meglio dire Meta – ha annunciato che porrà fine ai servizi di riconoscimento facciale attivi sulle sue piattaforme. Per la società il gioco non vale più la candela, tra le crescenti preoccupazioni degli utenti e le iniziative ancora incerte delle autorità di regolamentazione, e così le soluzioni del gruppo che si basano sulle tecnologie di facial recognition verranno rimosse nelle prossime settimane.

Le conseguenze della decisione

La società ha dichiarato che eliminerà più di un miliardo di modelli di riconoscimento facciale individuali, ricordando comunque in un blog post che più di un terzo degli utenti attivi giornalieri di Facebook, circa 600 milioni di account, aveva optato per l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale. La modifica avrà un impatto anche sulla soluzione che genera testi alternativi automatici per descrivere le immagini alle persone non vedenti o ipovedenti.

“Ci sono molte preoccupazioni sul ruolo della tecnologia di riconoscimento facciale a livello di società, e le autorità di regolamentazione sono ancora in procinto di fornire una serie chiara di regole che ne disciplinino l’uso”, ha affermato il gruppo. “In tutta questa incertezza, riteniamo che sia appropriato limitare l’uso del riconoscimento facciale a una serie ristretta di casi d’uso”.

Meta, che la scorsa settimana ha tracciato la sua roadmap per la creazione di un enorme mondo virtuale, ha affermato che prenderà ancora in considerazione la tecnologia di riconoscimento facciale nei casi in cui le persone debbano verificare la propria identità o prevenire frodi e iniziative di impersonificazione da parte di criminali. Per gli usi futuri della tecnologia di riconoscimento facciale, Meta “continuerà a essere trasparente sugli usi previsti, su come le persone possono avere il controllo su questi sistemi e sui loro dati personali”.

Facebook e il facial recognition

La decisione del gruppo pone fine a una parabola iniziata diversi anni fa. Nel 2012 Facebook si era infatti avvicinata alla tecnologia acquisendo la startup israeliana Face.com per meno di 100 milioni di dollari ed entrando in contato con un team di sviluppatori che si è concentrato sul riconoscimento facciale per le app mobile. L’accordo è arrivato pochi mesi il merger con Instagram, il più grande sforzo del Ceo Mark Zuckerberg all’epoca per spostare l’azienda sui dispositivi mobili. Nel luglio 2020, la società ha accettato di pagare una sanzione di 650 milioni di dollari dopo essere stata citata in giudizio per la raccolta e l’archiviazione di dati biometrici senza prima ottenere il consenso degli utenti, in violazione dell’Illinois Biometric Information Privacy Act.

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