DECRETO CONCORRENZA

Banda ultralarga, per le telco obbligo di coordinamento e co-investimento

Gli operatori dovranno cooperare nella richiesta dei permessi, nella non duplicazione di opere del genio civile e nella condivisione dei costi di realizzazione. Più garanzie per l’accesso alle infrastrutture: per il diniego serviranno motivazioni comprovate

Pubblicato il 04 Nov 2021

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Promuovere lo sviluppo della concorrenza, rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, garantire la tutela dei consumatori: sono questi i tre pilastri del decreto Concorrenza l’obettivo è la pubblicazione in Gazzetta ufficiale entro il 7 novembre.

È alla sezione VI “Concorrenza, sviluppo delle infrastrutture digitali e servizi di telecomunicazione” che sono state messe nero su bianco le nuove regole in particolare per accelerare la realizzazione delle nuove reti in banda ultralarga. Ed è sul co-investimento e sulla cooperazione fra operatori che si fa leva per spingere i cantieri e traguardare gli obiettivi del Piano Italia a 1 Giga presentato dal ministro della Transizione digitale Vittorio Colao.

Accesso alle infrastrutture, per il diniego serviranno motivazioni comprovate

Tanto per cominciare vengono fissati rigidi paletti in capo alle telco in materia di accesso alle infrastrutture proprietarie per favorirne l’accesso ai competitor. “Nel comunicare il rifiuto devono essere elencati gli specifici motivi di inidoneità per ogni singola tratta oggetto di richiesta di accesso, allegando documenti fotografici, planimetrie e ogni documentazione tecnica che avvalori l’oggettiva inidoneità” si legge all’articolo 19 in cui si aggiunge che “l’indisponibilità può avere riguardo anche a necessità future del fornitore di infrastruttura fisica, sempre che tali necessità siano concrete, adeguatamente dimostrate, oltre che oggettivamente e proporzionalmente correlate allo spazio predetto; nel comunicare il rifiuto devono essere elencati gli specifici motivi di carenza di spazio per ogni singola tratta oggetto di richiesta di accesso, allegando documenti fotografici, planimetrie e ogni documentazione tecnica che avvalori l’oggettiva indisponibilità rispetto allo spazio richiesto”.

Obbligo di coordinamento e co-investimento fra le telco, Agcom può applicare sanzioni

Riguardo specificamente agli interventi di realizzazione delle reti in fibra ottica, disciplinati dall’articolo 20, il provvedimento dispone che “ogni gestore di infrastrutture fisiche e ogni operatore di rete che esegue direttamente o indirettamente opere di genio civile deve coordinarsi con altri operatori di rete che hanno dichiarato pubblicamente piani di realizzazione nella stessa area allo scopo di installare elementi di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità”. Il coordinamento – specifica il testo – riguarda il processo di richiesta dei permessi, la non duplicazione inefficiente di opere del genio civile e la condivisione dei costi di realizzazione. E spetterà all’Agcom il compito di vigilare sul rispetto delle disposizioni e, in caso di inadempienza, idi intervenire con provvedimenti che stabiliscono le modalità̀ di coordinamento e il cui mancato rispetto comporta l’irrogazione di sanzioni. In assenza di infrastrutture disponibili, l’installazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità “è effettuata preferibilmente con tecnologie di scavo a basso impatto ambientale”.

Tlc, stop ai servizi premium senza consenso

Novità anche sul fronte dei servizi premium. “È fatto obbligo ai soggetti gestori dei servizi di telefonia e di comunicazioni elettroniche, ai fini dell’eventuale addebito al cliente del costo di servizi in abbonamento offerti da terzi, di acquisire la prova del previo consenso espresso del medesimo – si legge all’articolo 21 -.In ogni caso, è fatto divieto agli operatori di telefonia e di comunicazioni elettroniche di attivare, senza il previo consenso espresso e documentato del consumatore o dell’utente,̀ servizi in abbonamento da parte degli stessi operatori o di terzi, inclusi quei servizi  che prevedono l’erogazione di contenuti digitali forniti sia attraverso sms e mms, sia tramite connessione dati, con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione, offerti sia da terzi, sia direttamente dagli operatori di accesso”.

Per dovere di cronaca va detto che le telco hanno già da tempo attivato misure a tutela dei consumatori, per evitare “trappole” indesiderate, a partire dal cosiddetto barring, ossia del blocco automatico di default dei servizi premium che possono essere quindi attivati solo dal consumatore.

Quattro giorni per costituire una nuova impresa

“Le Amministrazioni competenti comunicano all’interessato e all’ufficio del registro delle imprese, per via telematica, immediatamente il codice fiscale e la partita Iva ed entro i successivi quattro giorni gli ulteriori dati definitivi relativi alle posizioni registrate”: questa la novità all’articolo 25.

Commissione tecnica per valutazione Auhority

Tra le novità, nascerà una “commissione tecnica” che valuterà le nomine delle Authority, per “rafforzarne l’indipendenza”; si faranno le gare per l’installazione delle colonnine di ricarica per mezzi elettrici; vengono rafforzati i poteri di accertamento degli illeciti per violazione della disciplina sulla concorrenza da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato; si punta a rivedere i regimi amministrativi delle attività private, a semplificare e reingegnerizzare in digitale delle procedure e a semplificare i controlli sulle attività economiche.

 

 

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