Il gioco online è il segmento di mercato che cresce più rapidamente all’interno del comparto internazionale dei giochi: sui circa 500 miliardi di dollari annui di ricavi ottenuti dal settore nel suo complesso, il 10% del totale, ovvero 50 miliardi, è rappresentato dai games sul web. Lo sostiene una ricerca realizzata da NetBetCasino.it, portale leader in Italia nei giochi da casinò online, in collaborazione con LivePartners, società che promuove e gestisce a livello mondiale alcuni dei più grandi marchi nel settore dei giochi su Internet.
Oltre a sottolineare come questo mercato sia in crescita costante, gli esperti prevedono l’affermarsi di nuovi segmenti commerciali: per esempio in Italia, come rileva Kenny Ibgui, amministratore delegato di Bpg (società proprietaria dei portali www.netbetcasino.it, www.netbetpoker.it e www.netbetsport.it) è ormai prossima l’implementazione delle slot machines online.
Ma ancora più ricco di prospettive per gli addetti ai lavori è il mercato Usa. Di recente i senatori statunitensi Harry Reid e Jon Kyl hanno proposto una legge per vietare il gambling, ma non il poker online e le scommesse ippiche.
Si chiama “The Internet Gambling Prohibition, Poker Consumer Protection and Strenghtening UIGEA Act of 2012” ed è l’ultima iniziativa legislativa in ordine di tempo che potrebbe riaprire le porte al poker online a tutti gli appassionati residenti negli Stati Uniti.
L’intenzione è rafforzare la legislazione vigente, incluso l’Illegal Gambling Business Act (Igba) e il Wire Act del 1961, che a fine 2011 era stato definito applicabile solo alle scommesse sportive direttamente dal Dipartimento di Giustizia americano.
Nel dettaglio, questa legge lascerebbe fuori dal bando soltanto il poker online, le scommesse ippiche e le lotterie sul web (purché non oltrepassino i confini dello Stato in cui vengono indette). In altre parole, proprio come avviene in Italia , Francia, Finlandia e altri Paesi nordici, i giocatori americani potranno giocare solo sui siti di gambling online autorizzati dentro il territorio nazionale.
Secondo NetBetCasino.it e LivePartners, con questa mossa il governo statunitense dimostra di non voler più rinunciare alle ingenti entrate che il mercato dei giochi online è in grado di garantire e, per farlo, “il modello italiano è stato ritenuto il migliore”. Una soluzione – sostengono gli analisti – che determinerà un cambiamento sostanziale nel panorama dei giochi online americani, con nuovi operatori pronti a fare il loro ingresso in un mercato evidentemente molto redditizio.
Secondo gli analisti, in un momento di crisi economica come quello attuale, la regolamentazione dei casinò online americani consentirà di diminuire la disoccupazione negli Usa e allo stesso tempo di contenere la fuga di capitali verso altri Paesi.
Resta il grave problema della dipendenza da gioco d’azzardo, che rischia anche di intensificarsi se, per giocare, non è più indispensabile uscire di casa ma è sufficiente un click.