Tim sarebbe pronta a rinunciare al controllo della newco derivante dall’integrazione degli asset con Open Fiber, nell’ambito del progetto AccessCo, la rete unica delle Tlc. È quanto scrive Bloomerg secondo cui la telco guidata da Luigi Gubitosi punta a chiudere comunque la partita e quindi a mandare avanti il progetto.
“Con riferimento alle indiscrezioni di stampa odierne circa possibili assetti societari relativi alla rete, Tim precisa che l’argomento non è stato oggetto di discussione nel Consiglio di Amministrazione né tantomeno sono state prese decisioni al riguardo”, precisa l’azienda in una nota. Intanto la notizia ha fatto balzare il titolo a Piazza Affari del 5,74% a quota 0,3296 euro per azione.
La nuova versione del piano messo a punto da Tim da un lato sarebbe più in linea con i desiderata del Governo Draghi che spinge sul co-investimento ad armi pari e dall’altro servirebbe a fugare le criticità che potrebbero presentarsi sul fronte antitrust a Bruxelles.
Intanto è stato convocato per l’11 novembre un cda straordinario su richiesta dell’azionista di maggioranza Vivendi, sostenuto anche da una serie di consigliere indipendenti per fare il punto, oltre che sul dossier rete unica, anche e soprattutto sul nuovo piano di riorganizzazione annunciato in concomitanza con la presentazione deli ultimi dati finanziari e dell’aggiornamento della guidance. I francesi vogliono vederci chiaro anche in considerazione del valore del titolo Tim, ormai ai minimi storici attorno ai 30 centesimi o su di lì.