I RISULTATI FINANZIARI

Sia e Nexi col segno più. Si torna ai livelli pre-Covid

Prosegue il percorso verso il closing della fusione. La spinta dei pagamenti digitali mette le basi per la crescita futura. L’Italia si prepara per la grande partita del Pnrr che grazie alla leva della digital transformation darà sprint al business

Pubblicato il 11 Nov 2021

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Sia chiude i primi nove mesi del 2021 con risultati in forte crescita sia sul fronte del fatturato che dei profitti. Al 30 settembre dell’anno in corso la società controllata di Cdp Equity attiva nei pagamenti digitali ha registrato ricavi pari a 589,1 milioni di euro, in aumento del 12% anno su anno, interamente su base organica, che mantengono una diversificazione geografica in linea con il 2020 (circa il 70% in Italia e 30% all’estero). Nel terzo trimestre 2021 i ricavi del gruppo Sia sono pari a 207,5 milioni (+9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’Ebitda per i primi nove mesi del 2021 è pari a 237,3 milioni di euro, in crescita del 21,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un Ebitda margin al 40%, in aumento del 3% rispetto al livello registrato nel terzo trimestre del 2020, grazie ai volumi delle transazioni di pagamento tornati ai livelli di crescita precedenti al Covid-19. Nel terzo trimestre 2021 il gruppo Sia ha registrato un Ebitda pari a 91,6 milioni di euro, +12% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Sia – si legge nella nota per i media – ha dimostrato una elevata resilienza del modello di business e della capacità di cogliere le dinamiche positive del mercato dei pagamenti nonché di avviare e completare nuove partnership con banche e grandi aziende, nonostante l’attuale contesto in continua evoluzione e l’inevitabile incertezza sulla velocità della ripresa.

In assenza di nuove importanti restrizioni nelle geografie in cui opera, a fine 2021 Sia prevede una crescita dei ricavi pari a circa +10% anno su anno e un aumento dell’Ebitda pari a circa +15% anno su anno.

Le iniziative del terzo trimestre: l’iniziativa Fin+Tech

Sia è entrata a far parte di Fin+Tech, l’acceleratore dedicato alle startup, in ambito fintech e insurtech della Rete nazionale Cdp, nato da un’iniziativa di Cdp Venture Capital insieme a Digital Magics, Startupbootcamp e Fintech District e che vede tra i partner istituzionale anche Consob, attraverso il proprio gruppo di lavoro Consob Tech.

Il progetto, di durata triennale, favorirà la collaborazione tra startup e aziende nei settori finanziario e assicurativo, con il duplice obiettivo di far crescere e perfezionare le soluzioni delle startup ed accelerare la trasformazione digitale delle aziende.

Sia, coinvolta nel duplice ruolo di co-investitore e corporate partner dell’iniziativa fin dalla sua ideazione, fornirà il suo supporto attraverso il proprio know-how, le tecnologie e il forte posizionamento in open innovation.

Con Nexi per l’architettura cloud di Cbi

Tra gli altri fatti principali del trimestre, Cbi, l’hub collaborativo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione dell’industria finanziaria, ha conferito a Nexi e a Sia l’incarico di ridisegnare l’architettura tecnologica di interconnessione tra tutte le banche e i Payment service provider (Psp) clienti di Cbi. La nuova architettura, denominata Cbi Hub Cloud, consentirà il passaggio delle infrastrutture Cbi su tecnologia cloud privata e dedicata, mutuata dalla piattaforma di open banking Cbi Globe.

La fusione con Nexi: via libera con condizioni

Sia ha comunicato nel report finanziario che, lo scorso 14 ottobre, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha autorizzato con condizioni la fusione per incorporazione di Sia Spa in Nexi Spa. Tale autorizzazione si aggiunge a quelle già ottenute da parte delle rispettive autorità in Polonia, Austria e Germania.

Nei mercati del processing domestico delle carte del Circuito PagoBancomat e del clearing non-Sepa, identificati come nazionali, l’Autorità ha disposto specifici rimedi, di natura comportamentale nel primo mercato e di natura strutturale nel secondo, che verranno implementati nei tempi stabiliti.

Con l’autorizzazione ottenuta prosegue il percorso verso il closing, che verrà perfezionato nei più brevi tempi possibili, tenuto conto degli adempimenti tecnici e autorizzativi necessari, tra cui, in particolare, le autorizzazioni da parte dell’autorità regolamentare tedesca ed in materia di investimenti in Danimarca, nonché di Consob.

Il dettaglio dei risultati Sia nei primi nove mesi del 2021

A livello di segmenti di mercato in cui opera il gruppo Sia, nei primi nove mesi dell’anno sono stati registrati i seguenti risultati:

  • Card & Merchant Solutions, che rappresenta il 68% dei ricavi complessivi generati dal gruppo – suddivisi indicativamente tra attività collegate ai servizi di issuing per il 63% e acquiring per il 37% – ha registrato ricavi pari a 401,2 milioni di euro, in aumento del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il segmento ha beneficiato nei primi nove mesi dell’anno di una crescita significativa dei ricavi legata principalmente alle transazioni di issuing (+16% a/a) e acquiring (+11% a/a), grazie al positivo andamento dei volumi e all’entrata a regime di nuovi clienti;
  • Digital Payments Solutions, che rappresenta il 20% dei ricavi complessivi del gruppo, ha registrato ricavi pari a 118,9 milioni di euro, in aumento del 13,2% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il segmento ha risentito positivamente dell’andamento dei ricavi derivanti da volumi gestiti in particolare sui servizi Clearing e Gateway (+13% a/a) e dallo sviluppo di progetti in ambito Clearing e Public Sector;
  • Capital Market & Network Solutions, che rappresenta il 12% dei ricavi complessivi del gruppo, ha registrato ricavi pari a 69,0 milioni di euro, in aumento del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, per effetto della crescita dei volumi gestiti nei servizi di Rete (+22% a/a).

Nei primi nove mesi del 2021, i costi ammontano a 351,8 milioni di euro, con un incremento del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 che già includeva alcune misure di riduzione dei costi non ricorrenti dovute all’emergenza Covid. Tale incremento è dovuto a maggiori costi del personale (+8,9% anno su anno) sostenuti per la crescita organica e a maggiori costi operativi (+4,1%) correlati all’incremento delle attività di business.

Al 30 settembre 2021, l’indebitamento finanziario netto è pari a 819,0 milioni di euro rispetto a 910,4 milioni di euro al 30 giugno 2021. Il rapporto indebitamento finanziario netto/Ebitda a settembre 2021 è pari a 2,5x, in calo rispetto al 2,9x del trimestre precedente.

I risultati di Nexi: i volumi superano i livelli pre-Covid

Anche Nexi ha pubblicato i risultati consolidati (Nexi+Nets) dei primi nove mesi dell’anno con un andamento tutto positivo: ricavi a 1,6 miliardi di euro (+9,6% anno su anno) e Ebitda consolidato a 762,9 milioni di euro, +12,3%. Nel primo trimestre i ricavi sono pari a 598,9 milioni (+10,1% su base annua), mentre l’Ebitda ammonta a 316,7 milioni (+14,6%).

L’Ebitda Margin per i primi nove mesi è stato pari al 47%, in crescita di 2 punti percentuali rispetto al livello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Nel terzo trimestre il margine Ebitda è stato pari al 53%, in crescita di 2 p.p. rispetto al livello del terzo trimestre 2020.

Nel terzo trimestre 2021 l’Italia è cresciuta del 10,5% anno su anno. La Dach Region e la Polonia sono cresciute del 18,9% sulla scia di una forte esposizione all’e-commerce e una forte proposta nell’A2A.

Nexi spiega in una nota che nel terzo trimestre del 2021 il gruppo ha riportato i primi risultati consolidati che hanno mostrato una forte crescita finanziaria e un’evidente ripresa dei volumi a seguito del progressivo allentamento delle restrizioni in tutte le geografie. In particolare, in Italia i volumi delle transazioni acquiring hanno registrato una solida accelerazione. Le carte nazionali hanno mostrato livelli di crescita a doppia cifra oscillando tra il 20% e il 25% rispetto al periodo pre-Covid, mentre le carte estere, seppur ancora in sofferenza, hanno mostrato evidenti segnali di un rapido recupero fino quasi a raggiungere i livelli del 2019 nel mese di agosto. I consumi di base hanno confermato una forte crescita, quelli discrezionali hanno proseguito nel trend di recupero ed, infine, i consumi ad alto impatto hanno mostrato una forte accelerazione nella ripresa (in particolare ristoranti e bar).

Il dettaglio delle performance di Nexi: la crescita dell’Italia

A livello di segmenti di mercato in cui il gruppo Nexi opera, nei primi nove mesi del 2021 sono stati registrati i seguenti risultati:

  • Merchant Services & Solutions, che rappresenta circa il 60% dei ricavi complessivi del gruppo, ha registrato ricavi pari a 987,2 milioni di euro e una crescita a doppia cifra del +10,6% anno su anno. Nei nove mesi del 2021 sono state gestite 6.425 milioni di transazioni, in crescita del 10,4% anno su anno, per un valore pari a 342,6 miliardi, +9,7%. Il valore delle transazioni è cresciuto grazie all’Italia che, con +15% anno su anno nei nove mesi 2021, ha più che compensato la più lenta crescita nelle altre geografie a seguito dell’allentamento delle restrizioni. La performance dell’e-commerce ha registrato una forte crescita dei ricavi (+32% nei 9 mesi +37% nel terzo trimestre) e ha registrato nel terzo trimestre ricavi pari a 375,4 milioni, in aumento del 12,2% anno su anno mostrando una crescita a doppia cifra sia per Nexi che per Nets.
  • Cards & Digital Payments, che rappresenta circa il 29% dei ricavi complessivi del Gruppo, ha registrato ricavi pari a 482,1 milioni di euro, in crescita del 7,0% anno su anno, con dinamiche differenti all’interno del gruppo. L’Italia ha mostrato una crescita a doppia cifra grazie al contributo positivo della base installata e dei volumi, nonostante la riduzione dei turisti italiani all’estero. L’andamento nelle altre geografie ha invece risentito delle parziali restrizioni ancora in vigore e della rinegoziazione di un contratto già precedentemente comunicata.
  • Digital Banking Solutions, che rappresenta circa il 10% dei ricavi complessivi del gruppo, ha registrato ricavi pari a 169,1 milioni, in crescita del 11,2% anno su anno, principalmente riconducibile ad alcune iniziative di business come, ad esempio, l’Open Banking o i servizi di digitization nei paesi nordici.

Nei primi nove mesi del 2021 i costi ammontano a 875,5 milioni di euro. La posizione finanziaria netta gestionale è pari a 4,1 miliardi e il rapporto posizione finanziaria netta/Ebitda è pari a 3,9x, in aumento rispetto ai trimestri precedenti a seguito del closing dell’operazione con Nets.

L’outlook per l’intero 2021 prevede: crescita dell’Ebitda tra l’11% e il 13% anno su anno; Ebitda Margin in crescita di 1 p.p. anno su anno e di 3 p.p. rispetto al 2019; ratio Capex/ricavi stabile anno su anno anticipando l’effetto delle sinergie derivanti dalle operazioni di M&A precedentemente annunciate; una forte generazione di cassa organica con un continuo de-leverage nel medio termine.

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