Lo sciopero del settore delle telecomunicazioni “è riuscito, siamo molto soddisfatti dell’adesione raggiunta che ha toccato punte del 90% nei call center e di oltre il 70% negli altri comparti”. Lo afferma Vito Vitale, segretario della Fistel Cisl, raccontando che i dipendenti hanno partecipato in massa al corteo: “circa diecimila persone hanno partecipato a un corteo che e’ iniziato a piazza della Repubblica per concludersi a Piazza Santi Apostoli con i comizi”. La mobilitazione, ricorda il segretario, è avvenuta per chiedere il rinnovo del contratto di settore, scaduto a gennaio scorso, e in particolare per chiedere piu’ tutele per i dipendenti dei call center.
Anche per Salvo Ugliarolo, segretario nazionale Uilcom Uil lo sciopero di oggi è stato “un grande successo”. “Ora – aggiunge Ugliarolo – è arrivato il momento che Asstel ci convochi e riveda le sue posizioni su due punti fondamentali per chiudere il contratto: le clausole sociale per salvaguardare l’occupazionee il recupero salariale. Altro punto importante ruguarda la delocalizzazione, un fenomeno che contribuisce ad aggravare la crisi occupazionale del comparto”.
Anche Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil, “Occorre che quanto prima si riapra il confronto con il mondo imprenditoriale per chiudere rapidamente e positivamente una trattativa durata decisamente troppo: dieci mesi di discussione fanno torto a un sistema di relazioni sindacali che, nel settore delle Tlc, è ampiamente consolidato”
“Non è ammissibile che un settore sempre più strategico e centrale nel sistema paese si regga su forme di deregolamentazione dei rapporti di lavoro e che consegni al paese forme di precarietà ed espulsioni dal lavoro – sottolinea Cestaro – Il tema delle clausole sociali è per noi un nodo fondamentale e la nostra richiesta è improntata, sostanzialmente, su criteri elementari di tutela dell’occupazione lì dove il lavoro lo consenta. È una norma di civiltà e perciò appaiono totalmente incomprensibili le resistenze opposte dalla controparte. nessuno ha in mente di porre limiti alle prerogative ed alle titolarità delle aziende, ma nessuno può chiedere al sindacato di non tutelare, con ogni forma possibile, l’occupazione, i diritti e le condizioni contrattuali dei lavoratori”.
Anche la Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero ha invitato Asstel a riprendere quanto prima il confronto per il rinnovo del contratto nazionale del settore delle Telecomunicazioni. Nella lettera inviata ad Asstel e ai sindacati, l’invito nero su bianco all’associazione” a considerare l’opportunità di inserire la clausola sociale generale” – le tutele dei dipendenti – da recepire a livello aziendale nella prospettiva di “una maggiore tutela dei posti di lavoro”.