General Motors assumerà 3.000 lavoratori di Hewlett Packard per potenziare la tecnologia informatica in-house. Come hanno annunciato ieri le due aziende, i dipendenti HP che già lavorano su progetti di GM passeranno a libro paga della company di Detroit con una soluzione definita “neutrale in termini di costi”.
“Questi accordi con HP – ha detto il Chief Information Officer (Cio) di GM, Randy Mott – ci consentiranno di accelerare la trasformazione del nostro settore IT aumentando il livello di innovazione e la velocità di consegna dei prodotti ai nostri partner, oltre a ridurre i costi delle attuali operazioni di Information Technology”.
“GM è un’icona dell’automotive – ha aggiunto Mike Nefkens, alla guida dei Servizi internazionali alle imprese di HP – e la nostra azienda tiene molto a questa partnership strategica che va avanti da oltre vent’anni”.
Gli ex dipendenti del colosso tecnologico contribuiranno al consolidamento di 23 data center internazionali di GM in due sole unità. Dovranno inoltre cercare di tagliare del 40% le applicazioni software del produttore di autoveicoli, in modo da incentivare l’utilizzo di programmi più comuni e aumentare l’efficienza. Saranno poi incaricati di automatizzare una serie di funzioni in modo da risparmiare denaro che verrà speso per l’innovazione elettronica. Una volta completata l’automazione, passeranno allo sviluppo di software e nuovi dispositivi per il cruscotto dell’auto.
Randy Mott ha tenuto a specificare che le previste assunzioni da parte di GM, la maggior parte negli Usa ma alcune anche oltreoceano, non hanno niente a che fare con il piano di HP di tagliare 29.000 posti di lavoro entro ottobre 2014.
GM ha anche acquistato alcuni prodotti di HP: IT Performance Suite, Enterprise Security Suite, Vertica e Autonomy Software.
L’accordo con la casa produttrice di computer fa parte di una strategia complessiva già preannunciata da tempo dalla grande azienda automobilistica, che intende assumere in tutto circa 10.000 tra programmatori ed esperti di software nei prossimi 3-5 anni. Scopo finale è trasferire al proprio interno le attività relative a tecnologia e innovazione per il momento appaltate all’esterno, aprendo quattro nuovi centri IT: uno ad Austin (Texas), l’altro a Warren (Michigan), mentre le sedi degli ultimi due sono ancora da definire.