La Commissione infrastrutture e reti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni prosegue nella valutazione delle offerte di riferimento di Telecom Italia relative ai servizi di accesso delle reti di nuova generazione. Dopo lo schema di provvedimento adottato lo scorso 4 ottobre, relativo servizi attivi (Vula e bitstream su fibra), il nuovo provvedimento adottato ieri e posto a consultazione pubblica riguarda le condizioni tecniche ed economiche con le quali Telecom Italia fornisce ai propri concorrenti l’accesso ai servizi passivi.
Si tratta dell’accesso alla fibra ottica spenta, alle infrastrutture civili di posa delle fibre (ad esempio tubi e minitubi) ed al segmento terminale in fibra, la cosiddetta “verticale di palazzo” (cioè il cablaggio in fibra ottica dalla base dell’edificio sino alla casa del cliente). Tutti servizi e prodotti fondamentali per completare il complesso dei servizi di accesso alle reti a banda larga messi offerti da Telecom Italia agli operatori concorrenti (Olo).
Con lo schema di provvedimento posto a consultazione pubblica, l’Agcom propone l’approvazione dell’Offerta di Riferimento di Telecom Italia, con modifiche riguardanti, tra l’altro, sensibili riduzioni delle condizioni economiche di accesso alla fibra spenta (12-14%) ed ai minitubi (14%-18%), nonché miglioramenti delle condizioni tecniche con riferimento agli studi di fattibilità, all’accesso al data base delle infrastrutture, alle regole di gestione delle relazioni tra operatori nelle fasi di prenotazione e di realizzazione in comune delle infrastrutture.
Con le recenti decisioni, l’Agcom si avvia a rendere operativo il quadro regolamentare definito all’inizio dell’anno, così da garantire a tutti gli operatori di realizzare le infrastrutture necessarie per l’offerta dei servizi a banda ultra larga alla clientela finale.