IL PROVVEDIMENTO

Amazon e Apple multate per oltre 200 milioni. L’Antitrust: “Restrizioni alla concorrenza”

Limitato l’accesso al marketplace ai rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple e Beats. L’Autorità italiana capofila in Europa nell’apertura del dossier: analoghi procedimenti avviati successivamente anche in Germania e Spagna. Le due aziende non ci stanno e annunciano ricorso

Pubblicato il 23 Nov 2021

Roberto Rustichelli

Sanzione di 68,7 milioni di euro alle società del gruppo Amazon e di 134,5 milioni a quelle del gruppo Apple. Nonché obbligo di porre fine alle restrizioni nei confronti dei concorrenti. L’Antitrust italiano ha concluso l’istruttoria avviata nei confronti delle due aziende americane riguardante le restrizioni all’accesso nel marketplace Amazon.it da parte di rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple e Beats “genuini”. (QUI IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO)

“L’istruttoria (conclusasi il 16 novembre, ndr) ha permesso di accertare che talune clausole contrattuali di un accordo stipulato in data 31 ottobre 2018 – che vietavano ai rivenditori ufficiali e non ufficiali di prodotti Apple e Beats di utilizzare Amazon.it, permettendo la vendita dei prodotti Apple e Beats in tale marketplace solo ad Amazon e a taluni soggetti scelti singolarmente e in modo discriminatorio – violano l’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea”, spiega in una nota l’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli. “Nell’istruttoria si è infatti appurata la volontà di introdurre una restrizione meramente quantitativa del numero di rivenditori, permettendo solo ad Amazon e a taluni soggetti, individuati in modo discriminatorio, di operare su Amazon.it. Le clausole dell’accordo hanno altresì limitato le vendite transfrontaliere, in quanto si è operata una discriminazione dei rivenditori su base geografica. Le restrizioni dell’accordo si sono riflesse sul livello degli sconti praticati dai soggetti terzi su Amazon.it, diminuendone l’entità”.

L’Autorità italiana è stata capofila in Europa: a seguire anche le autorità nazionali di concorrenza di Germania e della Spagna hanno avviato analoghi procedimenti.

La restrittività delle condotte fa leva sui “numeri” di Amazon.it che – ricorda l’Antitrust – rappresenta il luogo di commercio elettronico dove si realizza almeno il 70% degli acquisti di prodotti di elettronica di consumo in Italia, di cui almeno il 40% è rappresentato da rivenditori che utilizzano Amazon come piattaforma di intermediazione. “Appare quindi fondamentale che l’applicazione delle regole di concorrenza assicurino un level playing field per tutti i rivenditori che utilizzano i marketplace come luogo sempre più rilevante per lo svolgimento della propria attività commerciale, soprattutto nel contesto odierno, evitando la realizzazione di condotte discriminatorie che restringono la concorrenza”.
In questa prospettiva, la decisione dell’Autorità “riconosce, in linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia UE, la necessità che i sistemi di distribuzione, al fine di essere compatibili con le regole sulla concorrenza, si basino su criteri di natura qualitativa, non discriminatori e applicati indistintamente a tutti i potenziali rivenditori”.

Rispettiamo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana ma crediamo di non aver fatto nulla di sbagliato e intendiamo fare ricorso“, annuncia Apple in una nota. “Lavoriamo duramente per creare i migliori prodotti al mondo in grado di offrire una grande esperienza utente. Per garantire la sicurezza dei nostri clienti e l’integrità dei prodotti che acquistano, è importante che i clienti sappiano che stanno acquistando prodotti originali. I prodotti non originali offrono un’esperienza inferiore e possono spesso essere pericolosi. Per garantire che i nostri clienti acquistino prodotti originali, lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner rivenditori e abbiamo team dedicati di esperti in tutto il mondo che collaborano con le forze dell’ordine, le dogane e i distributori per garantire che vengano venduti solo prodotti Apple originali”.

Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato e intendiamo fare ricorso. La sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata“, annuncia Amazon. “Respingiamo le considerazioni dell’Antitrust secondo cui Amazon tragga vantaggio dall’esclusione dei partner di vendita dallo store, poiché  il nostro modello di business si basa sul loro successo. Grazie all’accordo con Apple, i clienti italiani possono trovare gli ultimi prodotti Apple e Beats sul nostro store, beneficiando di un catalogo più che raddoppiato, con offerte migliori e spedizioni più veloci”.

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