I vertici della Selex Electronic Systems, conglomerata dell’elettronica per la Difesa con capogruppo Finmeccanica, hanno confermato che la “grande Ses” è pronta a diventare operativa dall’inizio del 2013 e hanno illustrato le linee guida del progetto, che prevede tre specifiche business unit. È avvenuto oggi durante il previsto incontro tra il top management, guidato dall’amministratore delegato Fabrizio Giulianini, e i sindacati.
Come riferito all’agenzia Radiocor al termine dell’incontro dal segretario nazionale della Uilm, Giovanni Contento, la nuova società – nata dall’integrazione di Selex Sistemi Integrati, Selex Elsag e Selex Galileo – sarà articolata su “tre business unit: una dedicata all’Avionica (il settore in cui opera in prevalenza Selex Galileo, ndr), una sui sistemi navali e terrestri (l’attività principale di Selex Sistemi Integrati, ndr) e una sulla sicurezza (una delle attività di riferimento di Selex Elsag, ndr)”. Obiettivo: “ricomporre il settore all’interno del gruppo, cercando il massimo delle efficienze e delle sinergie, per essere nel circuito dei grandi player internazionali”. Con il raggruppamento delle tre società, sostiene il sindacalista, si passa all’ottavo posto della graduatoria mondiale dell’elettronica per la difesa e la sicurezza, mentre oggi Selex Galileo, Selex Sistemi Integrati e Selex Elsag sono rispettivamente al 12esimo, 22esimo e 17esimo posto.
Sempre secondo Contento, oggi non sono state affrontate le questioni relative a possibili eccedenze di personale né alla riduzione dei 55 siti italiani delle tre aziende, o anche dei 18 nel Regno Unito. Il segretario nazionale della Uilm ha osservato che la situazione “andrà analizzata sito per sito, perché ce ne sono alcuni molto piccoli, ma con produzioni strategiche”, tenendo anche conto che “il 91% del personale in Italia è posizionato su 24 siti, mentre il 9% sui restanti 31 siti”.
Da parte sua l’ad Giulianini avrebbe rassicurato sul fatto che saranno “difesi tutti i business oggi presenti nelle tre società”.
Quanto agli addetti, il sindacalista ha snocciolato i numeri della Super Selex emersi durante l’incontro: “12.500 lavoratori in Italia, 4800 nel Regno Unito, 850 sparsi nelle varie sedi all’estero”. Quanto agli investimenti, secondo Contento quelli già programmati dalle tre società in via di fusione ammontano a 240 milioni di euro.
Dopo il sì dei rispettivi consigli di amministrazione, meno di due settimane fa è arrivato anche il via libera dell’assemblea straordinaria degli azionisti di Selex Electronic Systems, nucleo della futura Super Selex da 4 miliardi euro di fatturato.
Si è trattato di poco più di una formalità, trattandosi di società interamente controllate da Piazza Monte Grappa, ma comunque un passaggio obbligato per completare l’incorporazione di Selex Galileo e Selex Elsag.
L’assemblea, presieduta da Giuseppe Veredice, ha approvato entrambe le fusioni, che avranno efficacia dal primo gennaio 2013. Il capitale delle società in via di fusione sarà annullato senza concambio mentre il patrimonio sarà assorbito dalla società incorporante.