Un giro d’affari da quasi 85 miliardi di euro a livello continentale. Sono i numeri del gioco online secondo i dati presentati dalla Commissione europea. Un business che ha coinvolto nel 2011 oltre 6,8 milioni di consumatori europei e generato ricavi per gli operatori per 9,3 miliardi nel 2011. E le previsioni parlano di una potenziale crescita fino a 13 miliardi per il 2015. Ecco perché Bruxelles ha presentato il proprio action plan per il gioco d’azzardo online, puntando a definire spinge su standard minimi che dovranno adottare gli Stati membri: protezione dei minori e dei soggetti deboli, prevenzione di frodi riciclaggio, tutela dello sport, maggiore cooperazione tra gli Stati e rispetto della normativa comunitaria. I punti presenti nel Piano d’Azione che saranno supportati da tre Raccomandazioni ufficiali della Commissione agli Stati.
“I consumatori, ma più in generale i cittadini europei, devono essere adeguatamente protetti spiega il commissario al Mercato Interno, Michel Barnier – serve prevenire frodi e riciclaggio, salvaguardare lo sport da fenomeni di match fixing e garantire che le norme nazionali non contrastino con i principi comunitari”.
La Commissione istituirà un gruppo di esperti allo scopo di facilitare gli scambi di esperienze in materia di regolamentazione tra Stati membri. Questo contribuirà a sviluppare nell’Ue un settore dei giochi d’azzardo on line ben regolato e più sicuro, il che contribuirà ad allontanare i consumatori dai siti non regolamentati.
Una prima riunione del gruppo di esperti degli Stati membri è prevista per dicembre 2012 mentre, nel 2013, la Commissione organizzerà una conferenza delle parti interessate.
La Commissione valuterà l’attuazione del piano d’azione e i progressi compiuti nell’Ue due anni dopo l’adozione della comunicazione.
Bruxelles invierà richieste di informazione agli Stati membri nei confronti dei quali sono stati avviati procedimenti di infrazione a partire dal 2008 al fine di ottenere un aggiornamento completo e preciso sugli ultimi sviluppi delle rispettive normative nazionali. Verranno chieste informazioni anche a quegli Stati membri contro i quali sono state presentate denunce.
Il piano d’azione fa seguito alla consultazione sul Libro verde sui giochi online tenutasi l’anno scorso.