La riforma del Cnipa, prevista dal ministro Brunetta per il
riordino degli enti che si occupano di innovazione pubblica, è ai
nastri di partenza. Il Consiglio dei ministri ha dato ufficialmente
il via alla riorganizzazione del Cnipa, del Formez e della Scuola
superiore della Pubblica amministrazione. A dare la notizia una
nota diffusa da Palazzo Chigi. “Il Consiglio al termine della
seduta ha approvato, su proposta dei ministri per la Pubblica
amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, e per
l'Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, tre schemi di
decreti legislativi per la riorganizzazione e ridefinizione delle
competenze del Centro nazionale per l'informatica nella
pubblica amministrazione (Cnipa), del Centro di formazione studi
(Formez) e della Scuola superiore della pubblica amministrazione
(Sspa)”, specifica il comunicato.
I tre provvedimenti finalizzati a “realizzare un sistema unitario
di interventi nel campo della informatizzazione della Pubblica
amministrazione e della formazione dei pubblici dipendenti, mirano
a conseguire un deciso avanzamento del nostro apparato
amministrativo con l'obiettivo generale di sostenere e
promuovere il processo di innovazione per fare della spesa pubblica
un fattore di competitività del sistema economico e produttivo”,
si legge ancora nella nota del Cdm”.
I decreti saranno ora trasmessi alla Conferenza Stato-Regioni e
alla Commissione parlamentare per la Semplificazione legislativa
per l’acquisizione dei relativi pareri.
Per la riorganizzazione del Centro nazionale per l'informatica
nella PA farà fede, con tutta probabilità, il regolamento che
Brunetta ha inviato lo scorso 3 mazro al collega dell'Economia,
Glulio Tremonti e allo stesso Rotondi. Stanso al dcoumento il nuovo
ente, che prnederà il nome di Digit@PA, erediterà, in parte, le
funzioni del Cnipa (di cui molte attività confluiranno
direttamente in pancia al ministero di Brunetta), ma potrà anche
rivendere servizi informatici sul mercato. La “squadra”
dovrebbe contare a regime 160 dipendenti di cui 80 in qualità di
personale di ruolo, 50 esperti (esterni alla pubblica
amministrazione) e 30 distaccati.