Samsung unisce le divisioni mobile ed elettronica di consumo, nominando nuovi dirigenti in quello che sarà il più grande rimpasto dal 2017. L’obiettivo è semplificare la struttura aziendale per concentrarsi sul business dei chip logici. A guidare l’azienda sudcoreana sul piano operativo saranno dunque due co-Ceo, anziché tre, rispecchiando i due pilastri su cui si innestano le attività sui chip e quelle sui dispositivi di consumo (inclusi gli smartphone).
Reuters ricorda come Samsung stia cercando di rilanciare la crescita dei dispositivi mobile, il cui contributo agli utili è sceso al 21% nell’ultimo trimestre da quasi il 70% al suo picco nei primi anni 2010. La divisione da cui dipende la produzione di componenti, invece, è diventata la più redditizia, aiutata dal boom nell’archiviazione dei dati e dal perdurare della carenza di forniture globali di semiconduttori.
La nuova business unit per l’elettronica di consumo
Entrando nel dettaglio, Samsung ha annunciato che Han Jong-hee, il capo del settore dei display visivi, diventerà co-Ceo a capo della nuova divisione che comprende l’elettronica mobile e di consumo, continuando a guidare l’attività sul fronte della produzione di televisori. Alcuni analisti sostengono che il rimpasto potrebbe aiutare Samsung ad affrontare sfide come l’offerta di servizi perfettamente connessi tra i suoi smartphone e gli elettrodomestici. “A lungo termine, la sfida più grande è creare una piattaforma propria di Samsung”, ha affermato Lee Jae-yun, analista di Yuanta Securities Korea interpellato da Reuters. “Queste aziende devono continuare ad aumentare la connettività tra i dispositivi, ma finora non è stata in grado di creare una piattaforma duratura con presenza”. Le sfide più immediate in questo senso sono la carenza di forniture di chip, l’aumento dei prezzi delle materie prime, le difficoltà logistiche e la concorrenza di Apple e dei rivali cinesi a causa delle preoccupazioni per un rallentamento del mercato mobile, ha spiegato l’esperto.
La divisione dedicata a chip e componenti
Kyung Kye-hyun, amministratore delegato dell’affiliata di componenti Samsung Electro-Mechanics ed ex capo del team di tecnologia e chip di memoria flash, è stato invece nominato co-Ceo responsabile per la divisione chip e componenti. Altre promozioni di alto profilo hanno incluso la nomina a vicepresidente Chung Hyun-ho, il capo di una “task force” che secondo gli analisti coordina il processo decisionale in Samsung Electronics e affiliate.
“Potrebbe esserci un’esecuzione più rapida dei fondi o del processo decisionale”, ha detto Kim Sun-woo, analista di Meritz Securities. Il gruppo, come detto, si sta concentrando su aree estremamente complesse: dai semiconduttori all’intelligenza artificiale robotica passando per i biofarmaci, con piani di investimento da 240 trilioni di won (206 miliardi di dollari) nei prossimi tre anni.
L’ammiraglia del gruppo Samsung Electronics mira a superare Tsmc per diventare il numero uno nella produzione a contratto di chip entro il 2030, investendo circa 150 miliardi di dollari in attività dedicate ai chip logici, compresa la creazione di nuove fonderie. Tra le prime iniziative, c’è la realizzazione di un nuovo stabilimento con soluzioni all’avanguardia per la produzione di microchip a Taylor, in Texas.