L’Europa punta alla piena implementazione di e-Codex per fine 2023. Il progetto sulla giustizia digitale nell’Unione europea ha compiuto un altro passo in avanti con l’accordo provvisorio raggiunto dalla presidenza del Consiglio dell’Ue e il Parlamento europeo sulla proposta di regulation per il sistema e-Codex.
Separatamente la Commissione europea ha annunciato l’accordo politico raggiunto dal Parlamento e dagli Stati membri dell’Ue sulla nuova Roaming regulation che prolunga fino al 2032 the le attuali disposizioni. I cittadini dell’Unione europea potranno continuare per altri dieci anni a chiamare e scambiare dati all’interno dell’unione con la stessa tariffa che hanno nel loro Paese di residenza, senza alcun costo extra.
L’Unione europea procede spedita anche sulla tutela della democrazia online: la commissaria alla trasparenza Vera Jourova ha presentato il pacchetto normativo sui servizi elettorali alla Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo.
e-Codex, passaggio di consegne a eu-Lisa entro la fine del 2023
E-Codex (e-Justice Communication via Online Data Exchange) è un pacchetto di componenti software per la digitalizzazione della comunicazione trans-frontaliera tra autorità giudiziarie. Il suo cuore è l‘interoperabilità: farà dialogare i sistemi It usati dalle autorità giudiziarie dei paesi dell’Ue e interconnettere i diversi sistemi nazionali di e-justice al fine di scambiare i dati relativi a cause civili e penali.
Il sistema è in fase di sviluppo da alcuni anni attraverso un consorzio di Stati membri, incaricati di gestirlo fino al 2024. Il progetto di regolamento mira a fornire un quadro giuridico sostenibile e a lungo termine per il sistema, consegnando la sua gestione a eu-Lisa. Lo scorso giugno è stato approvato dal Consiglio Ue un testo di compromesso che introduce disposizioni a tutela dell’indipendenza della magistratura e specifica la struttura di governance e gestione da attuare all’interno di eu-Lisa.
Il Parlamento e il Consiglio si sono accordati sul passaggio delle consegne di e-Codex a eu-Lisa non prima del 1 luglio del 2023 e non più tardi del 31 dicembre 2023. Il testo provvisorio definisce la possibilità per gli stati membri di contribuire a sviluppare ulteriormente il sistema.
“Un moderno sistema giudiziario, in grado di resistere ai periodi di crisi, è essenziale per assicurare ai cittadini il diritto di accedere alla giustizia e a un processo equo”, ha commentato Marjan Dikaučič, ministro della Giustizia della Slovenia. “L’accordo di oggi è un passo importante in questa direzione. Farà del sistema e-Codex il backbone digitale della cooperazione giudiziaria dell’Ue nelle materie civili e penali. La regulation e-Codex fornirà un sistema sostenibile, assicurando che le autorità giudiziarie possano facilmente e velocemente comunicare nei procedimenti trans-frontalieri. Questo era uno dei dossier prioritari per la presidenza slovena e siamo soddisfatti di essere riusciti a raggiungere rapidamente il testo di compromesso”.
L’accordo è soggetto all’approvazione del Consiglio dei ministri dell’Ue e del Parlamento europeo prima di passare per la procedura di adozione formale.
Ads politiche e democrazia: più regole per l’attività elettorale online
Intanto la commissaria Ue alla trasparenza Vera Jourova ha presentato il pacchetto sui servizi elettorali alla commissione affari costituzionali del Parlamento europeo.
Alla fine di novembre la Commissione europea ha lanciato una proposta per regolamentare le iniziative di pubblicità politica, introducendo obblighi di trasparenza per i marketer e rigorosi limiti all’uso delle informazioni personali sensibili, salvaguardare il processo elettorale e il dibattito democratico da manipolazioni e interferenze.
“I servizi di pubblicità politica online svolgono la loro attività in un mondo senza regole: è opportuno preparare un intervento che sia organico a livello europeo contrariamente agli interventi frammentari nei vari stati membri”, ha affermato la commissaria Jourova. Il pacchetto mira a regolare l’attività elettorale di “tutta una serie di soggetti politici e influencer che potrebbero avere un impatto sull’esito della consultazione o sul comportamento degli elettori”. “Ogni annuncio pubblicitario deve essere chiaro e la sua origine e il suo obiettivo devono essere accessibili agli utenti”, ha proseguito Jourova.
La Commissione europea sta elaborando anche misure dedicate al microtargeting politico, ovvero la micro personalizzazione delle pubblicità elettorali digitali. Il principio di base da seguire secondo la commissaria è che “o il messaggio è chiaro e trasparente o non ci deve essere alcun messaggio”.
Il pacchetto sui servizi elettorali dovrebbe entrare in vigore prima delle prossime elezioni europee del 2024.
Accordo sul roaming: “like-at-home” fino al 2032
La nuova Roaming regulation europea, oltre a prorogare l’azzeramento dei costi extra per voce e dati all’interno dell’Ue, prevede che nelle telefonate e nella navigazione internet che fanno in viaggio nell’Ue i cittadini europei godano della stessa qualità per cui pagano nel loro Paese. Inoltre, dovranno essere chiaramente informati se un servizio (come l’assistenza clienti o un supporto tecnico) che usano quando fanno roaming causa costi extra non previsti. C’è anche un limite massimo di spesa (50 euro) oltre il quale il servizio a pagamento diventa inaccessibile a tutela dell’ignaro consumatore. Infine, i cittadini avranno un più facile accesso ai servizi di emergenza in tutta Europa.
Al tempo stesso vengono ridotte le tariffe all’ingrosso per gli operatori telecom, in modo da compensare i costi della fornitura di servizi senza costi aggiuntivi in tutta l’Ue. Per i servizi dati le tariffe wholesale sono: 2 euro/GB nel 2022, 1,8 euro/GB nel 2023, 1,55 euro/GB nel 2024, 1,3 euro/GB nel 2025, 1,1 euro/GB nel 2026 e 1 euro/GB dal 2027 in poi.
Per la voce 0,022 euro/minuto nel 2022-2024 e 0,019 euro/minuto dal 2025. Per gli sms: 0,004 euro/sms nel 2022-2024 e 0,003 euro/sms dal 2025.
La nuova regolamentazione sul roaming entrerà in vigore il primo luglio del 2022.