Affinare gli strumenti di finanziamento per realizzare infrastrutture di nuova generazione. È la ricetta del presidente della Cassa Depositi e prestiti, Franco Bassanini, intervenuto oggi al Forum Infrastrutture 2012 di Business International.
“Il Governo ha già compiuto enormi passi avanti – ha detto Bassanini -. Ma è necessario perfezionare e completare la disciplina dei project bond, estendendone l’applicazione alle società impegnate nella realizzazione di reti Ngn e cancellare il limite temporale posto all’applicazione della disciplina fiscale, eliminare i limiti posti all’applicazione del nuovo strumento del credito di imposta, che riguardano opere superiori a 500 milioni e con progetti approvati entro il 2015, e trasformare la defiscalizzazione in uno strumento ordinario, poiché non riduce, ma aumenta le entrate, consentendo di realizzare opere che diversamente non si farebbero”.
Altra indicazione fornita da Bassanini per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture e la crescita è quella di migliorare la capacità amministrativa e quindi la gestione di processi complessi, l’utilizzo di nuovi strumenti e l’applicazione concreta di norme, quali ad esempio quella defiscalizzazione, in vigore già da un anno ma mai ancora applicata. “Anche questa è una sfida – ha sottolineato Bassanini – forse la più grande, perché, come ogni cosa, anche le infrastrutture camminano sulle gambe degli uomini che sono chiamati a realizzarle”.
Il presidente della Cdp ha poi indicato altre tre direzioni di marcia che l’Italia dovrebbe prendere per far crescere il mercato. La prima riguarda il perfezionamento della cornice costituzionale, riaffidando allo Stato la potestà esclusiva in materia, direzione in cui va il ddl di revisione della costituzione varato dal governo qualche giorno fa.
Fondamentale per Bassanini è inoltre la revisione della legislazione in materia di infrastrutture, perfezionando i provvedimenti già assunti e arricchendola con nuovi istituti, con particolare riferimento al tema della partecipazione delle collettività interessate o a quello dei poteri sostitutivi. In questo ambito, sottolinea il presidente della Cdp, il ddl appena varato dal governo offre un utile traccia, riprendendo molte delle proposte già elaborate, e costituisce un veicolo che consente di tener conto anche dei risultati conseguiti e delle criticità registrate. La terza priorità è relativa al sistema di competenze, che va completato, definendo chiaramente ruoli e responsabilità.