I fondi del Pnrr rappresentano una occasione unica per la transizione digitale e la transizione ecologica. Due trasformazioni fondamentali per il futuro del paese che vanno guardate come due facce della stessa medaglia: il digitale rappresenterà una leva fondamentale per ridurre le emissioni mentre diminuisce allo stesso tempo l’impatto ambientale delle tecnologie digitali.
E una prima evidenza di questo fenomeno l’abbiamo avuta proprio nel periodo della pandemia dove abbiamo registrato un aumento del traffico dati del 57% a cui non è corrisposto un aumento delle emissioni grazie al continuo miglioramento dell’efficienza energetica di tutte le infrastrutture digitali. E l’impatto di questo aumentato ricorso al digitale è stato, allo stesso tempo, un fattore significativo di ulteriore riduzione delle emissioni, grazie allo smart working, ai servizi di video comunicazione, alle nuove abitudini di consumo abilitate dalle tecnologie. Siamo sulla strada giusta e come stimato da un recente studio Ambrosetti, tra il 2020 e il 2030 il digitale contribuirà ad abbattere fino al 10% le emissioni rispetto ai livelli del 2019.
È fondamentale, quindi, che la misurazione dell’impatto del digitale a favore della sostenibilità sia effettuata sulla base di una visione complessiva che prenda in considerazione entrambi i fenomeni. La trasformazione digitale, una combinazione di 5G, cloud e Internet of Things, ha il potenziale per rendere le città ed i settori produttivi sempre più connessi e dunque infinitamente più sostenibili. La gestione intelligente del traffico, dei parcheggi, del trasporto pubblico sono l’esempio più immediato di una tecnologia che ha la capacità di ridurre tempi di percorrenza e ottimizzare i flussi di spostamento delle auto. Per non parlare degli effetti positivi sull’ambiente derivanti dall’uso estensivo di sensori intelligenti per efficientare i processi produttivi, o nell’ambito delle infrastrutture civili, come gli acquedotti, per ottimizzare la gestione di una risorsa preziosa come l’acqua.
Fastweb da tempo ha avviato un approccio responsabile improntato agli standard internazionali e agli obiettivi dell’Unione Europea. Dal 2015 acquistiamo il 100% dell’energia da fonti rinnovabili e abbiamo avviato progetti per ridurre le emissioni delle nostre attività – ad esempio migliorando l’efficienza energetica dei nostri data center – sulla base di obiettivi molto sfidanti validati dalla Science Based Target iniziative. E già da quest’anno siamo Carbon neutral per le nostre operations, grazie alla compensazione delle emissioni non riducibili attraverso progetti internazionali di riforestazione e di investimento in impianti di energia rinnovabili. Un percorso che diventa sempre più centrale nella strategia di Fastweb.