“I servizi legacy di BlackBerry 7.1 OS e dei precedenti, come per BlackBerry 10, BlackBerry PlayBook OS 2.1 e le precedenti, non saranno ulteriormente disponibili a partire dal 4 gennaio 2022. A partire da questa data, i dispositivi con questi servizi e software legacy con connessioni (wi-fi e degli operatori) non saranno più affidabili per quel che riguarda il funzionamento, con il tutto che vale per dati, chiamate, sms e numeri di emergenza“.
Lo annuncia in un comunicato la società canadese, mettendo così fine all’era dello storico cellulare con tastiera incorporata che ha spopolato dalla metà dei primi anni Duemila. In pratica, a partire da domani non sarà più possibile un’efficace gestione di servizi come la connessione dati, le chiamate, gli sms e perfino le chiamate di emergenza. “Di fatto – come si spiega nel comunicato – dal 4 gennaio non sarà più possibile utilizzare normalmente questi cellulari”.
Si chiude così, con la definitiva sconfitta, il lungo tentativo di competizione con gli smartphone con touchscreen, durante il quale BlackBerry ha tentato più volte il rilancio: prima incorporando, con largo ritardo, la tastiera touch, quindi poi passando ad Android come sistema operativo e infine annunciando, nel 2020, il lancio di un dispositivo dotato di connettività 5G con il supporto di Onwardmobility e FIH Mobile. Un dispositivo però mai arrivato sul mercato.
Ricavi trimestrali record nell’IoT
E intanto Blackberry fa sapere di aver chiuso il trimestre concluso il 30 novembre con un fatturato totale di 184 milioni di dollari e un fatturato IoT di 43 milioni di dollari, oltre ad entrate in cybersecurity per 128 milioni di dollari.
“Questo trimestre BlackBerry ha prodotto fatturazioni sequenziali solide e crescita dei ricavi sia per le attività IoT che per quelle di cybersecurity, battendo le aspettative per il secondo trimestre consecutivo. Abbiamo anche superato le aspettative sugli utili, nonostante gli investimenti in corso per guidare la futura crescita dei profitti”, ha affermato John Chen, presidente esecutivo e Ceo. “Nell’IoT, la nostra attività QNX ha raggiunto un record trimestrale per i ricavi relativi alla progettazione, con prestazioni migliori del previsto nonostante i venti contrari in corso nella catena di approvvigionamento del settore. Sul fronte della sicurezza informatica, abbiamo visto un’ulteriore trazione per i nostri recenti lanci di prodotti per la sicurezza degli endpoint unificati con ulteriori vittorie testa a testa contro altri giocatori di nuova generazione. Sono entusiasta di come l’attuale organizzazione si sta comportando per sfruttare le opportunità di mercato”.