Assicurare agli utenti una connessione dati basata sulla trasmissione mediante speciali lampade a Led che, modulando la frequenza della luce, trasportano informazioni utilizzando le fotocamere degli smartphone, assicurando precisione e velocità di trasmissione. È l’obiettivo della sperimentazione in corso nella hall dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, in provincia di Napoli, come alternativa alla connessione sulle onde radio del WiFi. Da martedì 11 gennaio, in occasione dell’evento Procida Capitale della Cultura 2022, il servizio sarà esteso anche all’ospedale isolano Gaetanina Scotto.
I test sul LiFi si basano sull’utilizzo di un totem dedicato al pubblico attraverso il quale è possibile cui è possibile connettersi con il proprio smartphone. “Stiamo testando con molto interesse questa tecnologia che ha un potenziale notevole – spiega Salvatore Flaminio, direttore dell’Uoc tecnologie informatiche ed Ingegneria clinica dell’Asl – Il LiFi oltre a garantire la velocità e la precisione della trasmissione delle informazioni, ci permette di sapere esattamente a chi stiamo inviando le informazioni, considerato che si tratta di una tecnologia a vista. In altre parole, con il LiFi si può verificare quello che non si riesce a fare con il WiFi, ovvero che qualcuno possa agganciarsi alla rete senza che noi ne siamo a conoscenza. Questa tecnologia diventa importantissima per garantire la tutela dei dati e la loro contestualizzazione geografica. Ringrazio la start up che ci sta accompagnando in questo percorso di sperimentazione”.
Per testare il nuovo servizio, per il quale la Asl Napoli 2 Nord – che ha realizzato il progetto con collaborazione con la startup To Be – ha ricevuto un riconoscimento a Smau 2021, una volta che si è nella hall dell’ospedale basta scaricare sul proprio smartphone l’app dedicata alla ricezione del segnale, aprire l’app e posizionare lo smartphone sotto la luce del totem dedicato. Non appena lo smartphone sarà sotto il raggio luminoso compariranno sullo schermo le informazioni relative all’ospedale, i reparti e la loro collocazione. Se la sperimentazione darà i risultati sperati la Asl è pronta a estendere il servizio anche al resto della struttura, integrandolo con la Cartella clinica informatizzata.
“Ringrazio l’ingegnere Flaminio e i suoi collaboratori per il supporto continuo che assicura ai nostri sanitari nell’erogazione dei servizi – Aggiunge Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord – L’Asl Napoli 2 nord in questi anni è diventata un punto di riferimento in Campania anche per l’innovazione tecnologica. Oggi è impensabile garantire una sanità di qualità senza investire in modo consistente sulla tecnologia, la nostra Asl lo ha fatto: nella Diagnostica per immagini, nella chirurgia, nella condivisione delle informazioni abbiamo raggiunto standard estremamente elevati”.