PA digitale, la sfida da vincere è quella della condivisione dei dati. Lo ha ribadito il presidente di Inps, Pasquale Tridico, in occasione della presentazione dei risultati della sinergia tra l’istituto, il ministero della Giustizia e quello dell’Istruzione.
Un’azione che è intervenuta per sciogliere problemi rimasti irrisolti già con l’ex Inpdap e che ha consentito di digitalizzare le pratiche dei dipendenti dei due ministeri.
“Stiamo cercando di far rivivere l’orgoglio del dipendente pubblico- ha spiegato Tridico- In questo periodo l’istituto è stato al centro di tutte le politiche di sostegno del Paese, ed è emersa la sua funzione sociale. Ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare: occorre una sinergia maggiore tra enti pubblici. Una migliore condivisione favorisce il funzionamento dei servizi. Tutte le amministrazioni dovrebbero usare questo metodo”. Tridico ha poi annunciato la realizzazione di un server comune con Inail e Istat che “consentirà di condividere i dati per raggiungere meglio il cittadino. Questo è il momento di fare questo passo e lavorare per soddisfare l’utenza”.
“Oggi celebriamo un risultato importante, una collaborazione straordinaria tra pubbliche amministrazioni. Noi siamo al servizio del Paese, dei beni pubblici e privati e delle aziende che pagano i contributi. Quindi è paradossale rilevare dei problemi proprio con le istituzioni pubbliche. E questi problemi possono essere risolti solo con la condivisione e l’integrazione dei servizi e dei dati – ha concluso – L’occasione del Pnrr per il Paese è una straordinaria opportunità per coltivare la collaborazione tra amministrazioni con gli strumenti che abbiamo a disposizione, come la digitalizzazione”.
Il progetto Inps, Giustizia, Istruzione
Recuperare tutte le informazioni dei dipendenti dei ministeri della Giustizia e dell’Istruzione, anche quelle riferite alla vecchia gestione Inpdap, e digitalizzare I vecchi fascicoli dei lavoratori. Il lavoro è stato portato avanti grazie alla sinergia tra i vari enti pubblici.
“Quando l’ex Inpdap è venuto in Inps ha portato in dote la non digitalizzazione delle posizioni assicurative dei dipendenti dello Stato e degli enti pubblici. Per cui abbiamo dovuto risalire a ritroso su tutte le informazioni che sono ancora in possesso dei lavoratori pubblici, con la necessità di valorizzare queste informazioni e portarle dentro gli archivi dell’istituto. Un lavoro immane, si parla di 3-400mila provvedimenti che si trovano ancora negli archivi cartacei”, ha spiegato alla Dire la direttrice generale Inps, Gabriella Di Michele.
“Una scommessa vinta”, l’ha definita la direttrice generale, che è intervenuta a sanare un problema risalente a diversi anni fa e un tassello importante anche per il futuro, perché “è stato messo in moto un processo virtuoso di collaborazione tra servizi pubblici”.
“Grazie a queste attività di collaborazione abbiamo recuperato situazioni particolarmente gravose- ha detto in video collegamento Filippo Serra, direttore generale del personale scolastico del ministero dell’Istruzione- speriamo che queste collaborazioni siano estese anche ad altre attività territoriali, per offrire migliori risposte alla platea di riferimento”.
Presente in sala anche Anna Macina, sottosegretaria del ministero della Giustizia, che ha sottolineato l’importanza del progetto perché frutto della condivisione dei dati tra le amministrazioni.
“È la prova- ha detto Macina- che la pubblica amministrazione, quando lavora in sinergia, riesce a ottimizzare i tempi di risposta dei servizi che è chiamata a rendere. Il governo ha il compito di valorizzare questi risultati nel metodo- ha aggiunto Macina durante il suo intervento- questo è un ottimo esempio di best practice, una svolta epocale. Anche perché dietro le circa 15mila domande gestite, ci sono carriere e persone. Dopo decenni è stato semplificato un sistema seguendo un modello innovativo e dando luogo a qualcosa che funziona”.
Scatti, congiunzioni, pensioni: una grandissima quantità di pratiche, spesso ancora registrate su carta, sono state recuperate e digitalizzate per permettere ai lavoratori di avere un quadro chiaro della loro posizione. “Ogni iniziativa di sinergia tra amministrazioni che possa portare alla definizione delle posizioni in vista del pensionamento, e quindi di un trattamento giusto e proporzionato degli anni lavorati, ci vede favorevoli. Un plauso a quello che è stato fatto; noi offriamo tutto il nostro sostegno a quello che si farà in quest’ottica”, ha detto Michele Sorge, segretario generale Cisl Roma e Rieti, ai microfoni della Dire.
Un lavoro che adesso, anche grazie ai fondi del Pnrr, le amministrazioni pubbliche sperano di estendere anche ad altri settori. “Facciamo tesoro di queste esperienze- ha aggiunto Tridico- è opportuno che anche le sedi locali possano aprirsi con gli uffici locali e provinciali per migliorare questo rapporto. Dobbiamo garantire ai lavoratori tempi e prestazioni efficienti su tutto il territorio”.