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Fibercop, ecco l’offerta di co-investimento finale e le condizioni imposte da Agcom

Esclusi i comuni dove è presente FlashFiber e inclusione di quelli dove in parte sono già stati attivati i cantieri ma solo a patto di non discriminazione a svantaggio dei potenziali co-investitori. Stesse condizioni per Fastweb e altri soggetti a medesimo livello di rischi. Prezzi dei servizi attivi regolamentati dall’Autorità

Pubblicato il 11 Gen 2022

banda larga, fibra, internet

Esclusi i comuni dove è presente FlashFiber e inclusione di quelli dove in parte sono già stati attivati i cantieri ma solo a patto di non discriminazione a svantaggio dei potenziali co-investitori. Stesse condizioni per Fastweb e altri soggetti a medesimo livello di rischi. Prezzi dei servizi attivi regolamentati dall’Autorità. Sono queste le 4 condizioni imposte dall’Agcom e accettate da Tim nella versione finale di co-investimento (QUI IL DOCUMENTO). È quanto si evince dai documenti pubblicati dall’Autorità a seguito dell’avvio della nuova consultazione pubblica che includono anche le osservazioni degli operatori.

Primo: esclusione dei Comuni dove è presente Flash Fiber o inclusione di tutti i Comuni solo a condizione che l’Offerta di Tim escluda qualsiasi discriminazione a svantaggio dei potenziali coinvestitori creata dall’avvio dei lavori durante il periodo di preavviso, ad esempio prevedendo per chi aderisce all’Offerta nel primo semestre del 2022 gli stessi prezzi previsti per l’adesione nell’anno 2021.

Secondo: esclusione di ogni forma di discriminazione tra coinvestitori (soci di FiberCop e non), prevedendo che le condizioni riconosciute a Fastweb (es. soglia di tolleranza) siano rese applicabili agli altri coinvestitori che assumeranno lo stesso livello di rischio del coinvestimento (ad esempio per numerosità dei Comuni interessati).

Terzo: sui prezzi dei servizi di Vula-H, bitstream-H, terminating e Full-Gpon eliminazione nell’offerta del riferimento all’applicazione di prezzi commerciali, sostituendolo con il riferimento all’applicazione del regime regolamentare stabilito dall’Autorità

L’Offerta di coinvestimento di Tim prevede la realizzazione, entro il 30 aprile 2026, di una nuova rete FTTH/B4 in rete di accesso secondaria “punto-punto” in 2.549 Comuni delle aree grigie e nere individuate da Infratel nella mappatura 2021 per una copertura target totale di 9,7 milioni di UIT; la condivisione del rischio a lungo termine attraverso accordi strutturali di acquisto (one-way access model) di accessi semi-Gpon e collegamenti in fibra Punto-Punto (P2P) in rete secondaria; quattro modalità di accordi strutturali.

Riguardo alle quattro modalità di accordi sono le seguenti

1) Accesso all’armadio ottico (o Accesso al CRO) in modalità “IRU” a 20 anni. Tale servizio consentirà l’acquisto immediato di infrastrutture dedicate in IRU (splitter e connessioni dedicate presso l’armadio ottico). In tal caso, a fronte del pagamento di un contributo iniziale, gli operatori avranno il diritto di acquistare in futuro accessi Semi-GPON (in pay per use), per l’intera durata dell’IRU, ai prezzi previsti per i co-investitori, pur mantenendo piena flessibilità quanto al numero di accessi alla nuova rete effettivamente attivati (ossia senza assumere commitment sui “minimi garantiti”).

2) Accesso al CRO e alla capacità di rete secondaria in modalità “IRU” a 20 anni. Tale modalità di accesso prevede l’acquisto in IRU non soltanto di determinate infrastrutture di rete al CRO (splitter e connessioni dedicate presso l’armadio ottico), ma anche di capacità di rete secondaria, tramite uno o più moduli di 16 accessi per CRO, attraverso il pagamento anticipato di un corrispettivo basato sul valore attuale dei canoni dovuti per gli accessi Semi-GPON per l’intera durata dell’IRU (cd. IRU a capacità).

3) Semi-GPON in modalità “pay per use” con “minimi garantiti” per 10 anni. Tale servizio include l’accesso al CRO ed è associato necessariamente ad un commitment all’acquisto di un “minimo garantito” annuo e di periodo, in quanto il suo utilizzo da parte di un operatore richiede necessariamente che uno splitter primario e gli splitter secondari necessari per gli accessi attivi vengano dedicati all’operatore in questione. L’operatore assume dunque un impegno finanziario interamente predefinito ex ante, cui corrisponde un certo grado di rischio (ovvero, il rischio di attivare nel periodo un numero di accessi inferiore al minimo garantito per cui si è impegnato all’acquisto e al pagamento).

4) Collegamenti in fibra P2P in rete secondaria con “minimi garantiti” per un periodo di 10 anni. Tale servizio consiste nella fornitura di un collegamento in una o più fibre ottiche passive tra la sede del cliente finale dell’operatore e il Punto di Consegna Operatore (PCO) presso il quale avviene la consegna del collegamento per il rilegamento alla rete dell’operatore (sono esclusi gli apparati  attivi in sede cliente). Il collegamento può essere di due tipi: con “2 Fibre Ottiche” (2 FO) e con “1 Fibra Ottica” (1 FO). Non sono inclusi nell’offerta di co-investimento i collegamenti P2P di tipo “infrastrutturale”, ossia richiesti per realizzare reti (es.: per BTS).

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