La Gran Bretagna ha sospeso fino al 2025 la realizzazione di alcune smart road a causa di problemi di sicurezza che potrebbero essere stati sottovalutati. Londra aveva avviato un piano per convertire in smart road alcuni tratti delle autostrade M3, M25, M62 e M40 ma ha fermato il progetto su richiesta della commissione parlamentare Trasporti. Verranno raccolti e analizzati ulteriori dati per arrivare a una decisione definitiva.
Nel frattempo il governo si è impegnato a finanziare con 900 milioni di sterline un incremento delle misure di sicurezza sulle autostrade smart già in fase di costruzione; in particolare verranno realizzate più aree per la sosta dei veicoli in difficoltà e installate nuove tecnologie per il rilevamento delle auto in panne.
È infatti la sosta di emergenza il nodo da sciogliere: nelle smart road di ultima generazione che il governo britannico sta testando la corsia di emergenza è stata eliminata e convertita in un’ulteriore corsia per le auto, in modo da aumentare la capacità delle autostrade e ridurre il traffico. Ma esperti di sicurezza e associazioni delle vittime della strada hanno denunciato l’eliminazione della corsia di emergenza come un rischio: alcuni incidenti fatali sono avvenuti proprio perché gli automobilisti non sapevano dove fermarsi dopo che il loro veicolo si era bloccato.
Automobilisti confusi dalle smart road “dinamiche”
Il dipartimento dei Trasporti britannico ha acconsentito ad affidare al regolatore, Office of rail and road (Orr), la valutazione indipendente delle smart road senza corsia di emergenza. Verranno passati al vaglio i dati sugli incidenti avvenuti in tutte le autostrade britanniche che negli ultimi dieci anni sono state convertite in strade “all lane running”, ovvero con sole corsie per lo scorrimento dello auto.
Le prime autostrade smart realizzate in Regno Unito sono state di due tipi: “controllate”, ovvero con una corsia di emergenza fissa e limiti di velocità variabili in base alle esigenze del traffico e della sicurezza; oppure “dinamiche”, con una corsia di emergenza che veniva istituita solo negli orari di punta.
A marzo del 2020 una rassegna delle smart road commissionata dal segretario ai Trasporti Grant Shapps ha concluso che le autostrade smart confondevano gli automobilisti per via della corsia di emergenza che ora c’era ora non c’era e suggeriva di eliminarla del tutto.
Ora, davanti alle richieste della commissione parlamentare sui Trasporti, il governo fa un passo indietro e riconosce che non ci sono dati sufficienti per decidere in un senso o nell’altro. Il progetto per le nuove autostrade smart senza corsia di emergenza viene per ora congelato. Londra sospenderà anche la conversione di sette autostrade smart dinamiche in autostrade all-lane running.
Verrà invece terminata la realizzazione delle smart road su tratti delle M1, M4 e M6 prossimi al completamento (nel 2022 o nel 2023).
Quasi un miliardo di sterline per smart road più sicure
Secondo quanto riporta il Guardian, il governo sembra convinto che i dati dimostreranno che senza corsia di emergenza le strade sono più sicure e riprenderà in mano il progetto. Il dipartimento dei Trasporti ha scritto alla commissione parlamentare che “ridurre la capacità delle autostrade è un rischio ancora maggiore per gli automobilisti e i passeggeri perché verrebbero spinti a usare strade locali ancora meno sicure e comunque la corsia di emergenza non è un posto sicuro dove fermarsi”.
Intanto, però, Londra riconosce che per la sicurezza delle autostrade occorre fare di più. Dei nuovi fondi annunciati, 390 milioni di sterline verranno spese per installare nelle smart road esistenti nuove aree dove gli automobilisti in difficoltà potranno fermarsi, incrementandole nel 2025 del 50% rispetto alle attuali. Inoltre, 500 milioni verranno usati per installare più sensori dotati di tecnologia per il rilevamento dei veicoli fermi, in modo da avvisare gli altri automobilisti con i pannelli a messaggio variabile e scongiurare le collisioni.