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Sfr e Free Mobile, merger in vista?

Secondo Les Echos, i due operatori francesi stanno trattando la fusione dei rispettivi business mobili. Il deal produrrebbe vantaggi economici e consentirebbe alla nuova entità di lanciare la sfida a Orange

Pubblicato il 02 Nov 2012

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Voci di consolidamento sul mercato francese della telefonia mobile. Secondo Les Echos, l’operatore Sfr, controllato da Vivendi, sta negoziando il merger del business mobile con Free Mobile (Iliad), l’operatore low cost che dal suo sbarco sul mercato a gennaio ha già raccolto 3,5 milioni di abbonati, provocando un’emorragia di clienti negli altri operatori Orange (France Telecom), Sfr e Bouygues.

Jean-René Fourtou, presidente del board di Vivendi, che controlla Sfr, a luglio ha incontrato il management di Iliad, compreso il fondatore Xavier Niel. Sul tavolo la possibilità di un merger fra le due aziende. Ma da allora il negoziato non è progredito. Free Mobile ha smentito ogni contatto con Sfr o Vivendi, che a loro volta non hanno commentato. C’è da dire che lo sbarco di Free Mobile sul mercato pesa molto sui conti di Sfr.

Secondo gli analisti della banca d’investimento francese Natixis non si tratta di semplici voci, perché il merger creerebbe valore in particolare per Vivendi. La banca d’investimenti stima in 1,3 miliardi di euro i risparmi derivanti dalla fusione dei due operatori. Che unendo le forze potrebbero raggiungere la massa critica necessaria per competere con Orange (France Telecom) primo operatore del paese.

Secondo Natixis, grazie alla fusione con Sfr, Free Mobile potrebbe risparmiare 500 milioni di euro all’anno che oggi paga a France Telecom per il contratto di roaming per l’utilizzo del network dell’incumbent. Free Mobile potrebbe utilizzare invece la rete di Sfr, compreso il network Lte in via di realizzazione. C’è da dire che l’accordo in vigore fra Free Mobile e France Telecom non prevede l’utilizzo dell’Lte, aggiunge Les Echos.

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