Henry William Chesbrough, considerato come uno dei padri dell’Open innovation, tornerà a insegnare in italia grazie alla partnership tra l’università Luiss Guido Carli e Maire Tecnimont, società specializzata in ingegneria e tecnologia. Nato nel 1956, Chesbrough è direttore del Garwood Center for Corporate Innovation di Berkeley – University of California.
Maire Tecnimont, multinazionale con radici in Italia, finanzierà per i prossimi tre anni la cattedra del docente statunitense, che sarà così confermato come “professore straordinario” nell’ateneo romano, all’interno della partnership strategica su Open Innovation and Sustainability avviata nel 2019 e rinnovata per i prossimi 8 anni.
“Il mondo accademico e quello industriale – si legge in una nota di Luiss – proseguono così la loro collaborazione a supporto dell’evoluzione delle organizzazioni aziendali nel nostro Paese, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla diffusione e promozione di modelli e best practice di innovazione aperta tra imprese e startup. Il fenomeno dell’OI rappresenta infatti un nuovo approccio secondo cui le aziende dovrebbero ricorrere non solo all’utilizzo di risorse interne ma anche a strumenti e competenze tecnologiche provenienti dall’esterno, tramite una costante comunicazione e collaborazione con tutti gli stakeholder“.
“Siamo convinti che il paradigma dell’innovazione aperta non debba limitarsi ad essere solamente un argomento di studio – afferma Andrea Prencipe, rettore dell’università Luiss Guido Carli – ma vada considerato come un approccio mentale ed un principio organizzativo, funzionale alla costruzione di ecosistemi dinamici dove le Università insieme ad aziende e startup, incubatori e acceleratori ma anche istituzioni e PA, possano attivare nuove sinergie per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese”.
“Siamo entusiasti di poter rinnovare la nostra collaborazione con l’università Luiss – aggiunge Fabrizio Di Amato, presidente di Maire Tecnimont – Crediamo fortemente nelle collaborazioni con gli atenei italiani e internazionali: unire le competenze di accademia e industria permette di rivoluzionare lo sviluppo aziendale attraverso la promozione di idee innovative supportate dalla tecnologia. Questa alleanza è per noi motivo di orgoglio e motivazione a dare il nostro contributo alla ricerca e all’applicazione industriale di nuove soluzioni tecnologiche, nonché alla formazione dei professionisti di domani. L’innovazione – conclude – è fondamentale sia per la promozione che per lo sviluppo di nuovi processi e prodotti, e quindi oggi riveste un ruolo fondamentale per industrializzare le tecnologie a supporto della transizione energetica, in Italia e nel mondo”.