DISINFORMAZIONE ONLINE

Covid e fake news: le big tech “promosse” dalla Ue. Ma non a pieni voti

Pubblicate dalla Commissione europea le relazioni di Google, Facebook, Microsoft, TikTok e Twitter sulle misure per contrastare false notizie su pandemia e vaccinazione. Vera Jourová: “Bene l’impegno, ma c’è margine di miglioramento”. Prossimo “scrutinio” a marzo

Pubblicato il 27 Gen 2022

fakenews

Nuova tappa della guerra dell’Europa alla disinformazione sul Covid-19. La Commissione pubblica infatti le relazioni di Google, Facebook, Microsoft, TikTok e Twitter sulle misure adottate nel novembre e nel dicembre 2021 contro la disinformazione sul coronavirus in qualità di firmatari del codice di buone pratiche sulla disinformazione.

Per le big tech nuovo “esame” a marzo

“L’impegno dei firmatari a sostegno delle campagne di vaccinazione nell’Ue è fondamentale, in quanto la diffusione di Omicron pone sfide significative – commenta Věra Jourová, Vp per i Valori e la trasparenza -. Ma vi è ancora margine di miglioramento. La prossima relazione è prevista per marzo, quando i firmatari dovrebbero avere presentato il nuovo codice rafforzato, che mi auguro ponga rimedio alle carenze esistenti, anche trattando tutte le lingue in modo rigoroso”.

Per Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno le piattaforme hanno dimostrati “il loro impegno in questo regolare esercizio di monitoraggio nella lotta alla disinformazione sulla Covid-19. Poiché ci stiamo avviando verso le fasi finali dell’adozione della legge sui servizi digitali, spero che le piattaforme intensifichino il loro lavoro e adottino rapidamente un codice di buone pratiche forte e in linea con il nuovo manuale digitale europeo.”

Le azioni intraprese dalle piattaforme

TikTok ha comunicato che sui suoi canali in Europa i video con tag riferiti ai vaccini sono triplicati da ottobre a dicembre, passando da 90mila a 266mila.

Google ha aggiornato i riquadri informativi di ricerca sulla vaccinazione contro la Covid-19 disponibili in tutti i 27 paesi e ha iniziato a includere informazioni relative alla vaccinazione pediatrica.

Facebook ha rimosso una rete di disinformazione e molestie contro operatori sanitari, giornalisti e funzionari eletti, gestita da un movimento cospirazionista antivaccinista.

Nell’ambito delle sue politiche aggiornate, Microsoft ha consentito alle autorità pubbliche alcune pubblicità di vaccini, che hanno generato circa 733mila impression nell’Ue tra novembre e dicembre.

Twitter ha riferito in merito agli aggiornamenti del design delle etichette per tweet fuorvianti relativi alla Covid-19 e ai vaccini, al fine di facilitarne l’individuazione.

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